“Chiediamo più collaborazione per il bene di Pont-Saint-Martin”

“Chiediamo più collaborazione per il bene di Pont-Saint-Martin”
Pubblicato:
Aggiornato:

«Stimolare e controllare l’attività dell’Amministrazione è il compito del consigliere di minoranza e questo abbiamo fatto nella prima metà del nostro mandato». Così ha esordito Sergio Enrico nell’incontro con la stampa del gruppo di minoranza J’aime Pont-Saint-Martin indetto per mercoledì scorso, 24 gennaio. «Se da un lato abbiamo sempre mantenuto un approccio positivo agli atti amministrativi, votando in favore di quasi tutte le proposte della maggioranza (tranne per quanto riguarda il bilancio che è sempre stilato senza minimamente coinvolgerci, quindi lo vediamo come un’imposizione), - ha proseguito Sergio Enrico - dall’altro abbiamo cercato di attirare l’attenzione su alcuni temi importanti per il paese, come i costi del nuovo depuratore, la realizzazione della casa dell’acqua, l’accoglienza ai migranti, la costruzione di centraline sull’acquedotto comunale, il controllo della velocità degli autoveicoli, la creazione di orti comunali e la promozione del territorio attraverso la Bassa Via e il miglioramento dell’immagine del paese all’ingresso in Valle d’Aosta».

Lo strumento principale con cui i consiglieri di minoranza hanno sollevato questi temi è stato quello della mozione. «Ne abbiamo presentate molte, quasi ad ogni Consiglio, - ha spiegato Sergio Enrico - ma, se alcune sono state ritirate in quanto la maggioranza diceva di aver già iniziato ad affrontare il problema (cosa che non sempre ha dato poi i suoi frutti), moltissime mozioni sono state respinte. Nella maggior parte dei casi quello che chiedevamo era un maggior coinvolgimento non solo della minoranza ma anche della popolazione. È vero che, come la maggioranza non manca mai di ricordarci, è chi vince le elezioni che prende le decisioni, ma pensiamo che ogni persona abbia delle competenze e delle esperienze da condividere e che il futuro necessiti di una condivisione di intenti e della raccolta di tutte le energie disponibili sul territorio». Quello che i rappresentanti del gruppo J’aime Pont-Saint-Martin imputano alla maggioranza è di «avere paura del confronto e poca capacità di visione a lungo termine». «In campagna elettorale l’attuale maggioranza aveva detto che il liceo non si sarebbe mosso, invece non ha battuto ciglio quando anche l’ultima scuola superiore è stata trasferita a Verrès - ha puntualizzato Carla Ocenasek - Senza gli studenti, il paese nel pomeriggio è morto e viene a mancare l’indotto che due o trecento ragazzi portavano. Questo non fa che aggravare un quadro generale in cui le attività commerciali chiudono e non ci sono iniziative né investimenti per la promozione del territorio». «Come gruppo, comprendente non solo gli attuali consiglieri di minoranza ma anche le altre persone che hanno creduto fin dall’inizio nel nostro progetto, - ha concluso Sergio Enrico - siamo aperti al confronto con chiunque voglia portare le proprie idee per far rinascere Pont-Saint-Martin».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930