Giuseppe Tutel, “sentinella” del villaggio del Cret Una vita di allevamento tra animali e montagna
Ai 1.800 metri del Cret, le sue mucche pascolavano lungo la strada e la sua porta era sempre aperta per chiunque si trovasse a passare, fosse un suo amico allevatore o uno sconosciuto turista. Giuseppe Tutel era una delle anime di Saint-Barthélemy, una sentinella da “Lassù gli ultimi”, una persona che nella sua semplicità interpretava davvero il prezioso ruolo di guardiano del territorio. La luce della sua casa si è spenta per sempre mercoledì scorso, 27 dicembre, quando il suo cuore - provato dalla malattia - ha smesso di battere. Per le sue condizioni di salute, da tempo per lui sarebbe stato consigliabile scendere a valle, secondo i consigli che qualunque medico gli avrebbe dato. Ma la sua vita era sempre stata lì, tra i prati e il cielo, con il suono dei campani e l’aria pulita. Ed era giusto che lì si concludesse.
Era nato nel 1949 da una famiglia numerosissima, unico maschio con sette sorelle, tutte più grandi di lui, figli di papà Guglielmo Tutel, per tutti “Guillaume” (fratello di due preti: Anselmo, che fu parroco di Aymavilles, e Brizio, missionario negli Stati Uniti e in Canada) e di mamma Matilde Vesan.
E’ stato allevatore per tutta la vita, con le bestie a Le Cret e le estati nell’alpeggio di Chavalary, sempre nel vallone di Saint-Barthélemy. Appassionato di batailles, quando era giovane, alla fine degli anni Sessanta, la sua Lion era stata regina a Nus. Naturalmente non mancava mai all’eliminatoria di Saint-Barthélemy, dove era uno dei “padroni di casa”. La sua casa era sempre aperta per offrire un bicchiere di vino o per un caffè, che lui ancora faceva alla “moda vecchia”, con il pentolino. Chiacchierare con lui era un piacere perché - a dispetto della vita isolata - era sempre informato su tutto. Da ragazzo aveva anche giocato a tsan. Negli ultimi anni, con il declinare della sua salute, anche il numero degli animali in stalla era diminuito. Pochissime mucche e il suo vecchio cane, che ora piange il suo compagno di vita davanti a quella casa le cui luci erano accese tutto l’anno e con il camino che fumava, in un villaggio che d’ora in poi sarà animato solo nella bella stagione. I funerali di Giuseppe Tutel sono stati celebrati ieri, venerdì 29 dicembre. Lascia le sorelle Nilda e Giuseppina e i suoi numerosissimi nipoti.