Centre d’études franco-provençales René Willien Arrivano i soldi per la ristrutturazione

Centre d’études franco-provençales René Willien Arrivano i soldi per la ristrutturazione
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Dopo 10 anni di precarietà, il Centre d’études franco-provençales René Willien di Saint-Nicolas tornerà ad avere la sua sede, chiusa dal 2014. La ristrutturazione, soprattutto una messa a norma degli impianti, costerà 150mila euro e sarà finanziata dalla Regione, mentre il Comune si occuperà dei lavori, che dovrebbero concludersi entro il 31 dicembre 2025 ma potrebbero eventualente prolungarsi per un anno.

“Nelle scorse settimane abbiamo effettuato gli ultimi passaggi. - spiega la sindaca Marlene Domaine - In particolare è stata approvata dalla Giunta regionale e dal consiglio comunale di Saint-Nicolas la convenzione per la manutenzione dell’edificio, che è di proprietà regionale”.

Intanto il Centre d’études franco-provençales René Willien ha proseguito nelle sue attività, distribuite in sedi diverse. Dalla fine del 2014 infatti ha a disposizione l’utilizzo di un edificio in Comune, e si appoggia a sale polifunzionali e, per le esposizioni, al Musée Cerlogne, in località La Cure, di fronte alla chiesa e alla vista panoramica.

Due monolocali sono invece messi a disposizione dei ricercatori che si fermano per lavorare nel Centre per periodi più lunghi.

“Il mio predecessore Davide Sapinet ha inserito il Centre Willien anche nel percorso di valorizzazione Attraversart, con un punto di osservazione proprio davanti all’edificio. - aggiunge la sindaca Marlene Domaine - E’ per noi una soddisfazione che finalmente si possa raggiungere un risultato, segno di sensibilità che ha portato ad investire nella ristrutturazione della sede del Centre d’études francoprovençales”.

Mentre le scuole stanno già preparando la partecipazione al prossimo Concours Cerlogne - la cui parte finale sarà ospitata a Courmayeur - il Centre inaugura un nuovo strumento di diffusione del franco-provenzale: le “capsules”, cioè brevi interventi video che rispondono a domande sulla finale dei nomi in -z, sull’utilità di imparare più lingue, oppure sulle parole che indicano i luoghi. Settimane di ricerca, in collaborazione con università europee, mostre, e pubblicazioni continuano ad essere presentati a ritmo serrato. “Per tutta questa vitalità - conclude la sindaca - dobbiamo ringraziare la direttrice Christiane Dunoyer e i volontari del Centre”.

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