Nuova indennità al personale sanitario Il Consiglio Valle ha approvato la legge

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«Un disegno di legge che completa il percorso che il Consiglio regionale iniziò con la legge di attrattività per una valorizzazione complessiva dei professionisti sanitari e per un rafforzamento della presenza sanitaria sul territorio regionale». Così Albert Chatrian ha presentato il provvedimento che mercoledì scorso, 20 dicembre, ha introdotto un'indennità sanitaria temporanea per il triennio 2023-2025 per il personale delle professioni sanitarie del comparto sanità e per la dirigenza non medica, veterinaria e delle professioni sanitarie titolari di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno e parziale, con l'Usl. Il disegno di legge è stato approvato con 20 voti a favore (la maggioranza e Claudio Restano) e le 8 astensioni di Forza Italia, Progetto civico progressista e Rassemblement Valdôtain, con la Lega che non ha partecipato al voto. L’importo dell’indennità sarà determinato durante la contrattazione integrativa aziendale da avviare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. «E’ stata così ampliata la platea a medici e infermieri che lavorano part-time, che erano stati esclusi dalla legge 22. - ha precisato Albert Chatrian - L'importo complessivo stanziato è di 2,7 milioni di euro all'anno per il triennio 2023-2025: si è già previsto di dare copertura all'indennità anche per il 2026. In particolare con l'obiettivo di consentire il recupero degli interventi di chirurgia generale ancora in sospeso in conseguenza dell'emergenza da Covid-19 e per ridurre i tempi di attesa dei pazienti messi in lista nella fase post pandemica, si consente l'autorizzazione e l'accreditamento in via temporanea (3 anni dall'entrata in vigore della legge) di strutture sanitarie ospedaliere mono-specialistiche per lo svolgimento di attività polispecialistica di chirurgia generale anche senza il raggiungimento della soglia minima dei posti letto stabiliti dal decreto del Ministro della salute. La norma risulta necessaria per poter accreditare Isav di Saint-Pierre affinché possa svolgere interventi di chirurgia generale (quindi non ortopedici) a supporto delle attività dell'ospedale Parini».

Sul provvedimento sono giunte dure critiche da parte di Forza Italia che ha evidenziato come la legge escluda alcune figure professionali, come gli operatori socio-sanitari. «La maggioranza regionale ha certificato il fallimento dell'indennità di attrattività che, appena 2 anni fa, aveva presentato invece come lo strumento in grado di rivoluzionare l'intera sanità valdostana. - scrivono in una nota Mauro Baccega e Pierluigi Marquis - La maggioranza ha ritenuto corretto perseverare nel dividere i lavoratori della sanità valdostana in figli e figliastri, riconoscendo la nuova indennità sanitaria ad alcuni e non ad altri. Per attrarre personale medico-sanitario in Valle d'Aosta non bastano più soldi in busta paga, se questi non sono accompagnati da misure ben più efficaci e urgenti come la valorizzazione delle sue prospettive di crescita e di realizzazione professionale, il potenziamento dei percorsi di formazione, una radicale riorganizzazione del sistema e una più concreta presa in carico dei problemi relativi alla conciliazione lavoro-famiglia dei lavoratori del comparto».

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