La musica bandistica Patrimonio dell’Unesco Il Comune di Quincinetto lancia la proposta

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Cosa testimonia più profondamente l’identità culturale di un territorio? La storia, la memoria, le tradizioni, il buon cibo… e, perché no, la musica, in particolare quella delle Bande di paese. Non c’è da stupirsi quindi che una comunità come quella di Quincinetto - che si fregia a merito, dal 2015, dell’attribuzione di paese del bel canto e della musica - si sia fatta portavoce di un’iniziativa volta proprio a rendere il giusto riconoscimento alla musica locale, proponendola come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, con ufficializzazione da parte dell’Unesco. «Abbiamo recentemente approvato una delibera di Giunta - rivela il sindaco Angelo Canale Clapetto - affinché l’Unesco riconosca le Bande musicali come depositarie di un patrimonio culturale unico nel suo genere, richiedendone l’iscrizione tra le liste dei beni immateriali». Quincinetto ha tradizione di essere un polo aggregativo per la musica locale, disponendo di vari gruppi rinomati come il Coro La Rupe, nato dall’antica Schola Cantorum ottocentesca fondata dal canonico don Giovanni Enrietti, parroco di Quincinetto, che ha festeggiato i 70 anni di attività proprio nei giorni scorsi, e la Filarmonica Aurora, e l’idea di dare corso a tale iniziativa risale a diversi anni fa. «Nel 2016 - prosegue Angelo Canale Clapetto - avevamo partecipato al 180esimo Festival des Musiques du Faucigny, svoltosi a Marnaz, in Francia, dove si raccolsero ben 1.200 musici. Proprio allora avevo proposto al sindaco francese del Comune a noi gemellato, con l’approvazione dell’Unione montana Dora Baltea canavesana, l’idea di varare la procedura per l’attribuzione di patrimonio dell’Umanità Unesco alla musica bandistica». Un progetto che si inserisce sulla falsariga dell’inserimento tra i beni immateriali tutelati dall’Unesco del canto a tenore sardo e della musica lirica italiana, fresca di nomina, e che quindi rappresenta un ulteriore aspetto dell’importanza del patrimonio culturale intangibile, tanto più che il valore della musica locale è testimoniato anche dal fatto che molte Bande di paese vantano una storia più che centenaria. «Siamo convinti che la musica rappresenti un patrimonio importante per i nostri Comuni - concluso il sindaco Angelo Canale Clapetto - e che la Banda musicale che la diffonde possa essere paragonata a un laboratorio di idee e progettualità libero a tutti, condiviso, specchio della nostra vita sociale, di cui è anche colonna sonora e veicolo di memoria, tradizione, storia».

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