Sorride pure Elisa Brocard: l’alpina di Gressan è 17esima alla vigilia delle ultime due tappe

Sorride pure Elisa Brocard: l’alpina di Gressan è 17esima alla vigilia delle ultime due tappe
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Un’atleta che punta a migliorare il suo miglior piazzamento nel Tour de Ski è Elisa Brocard. L’alpina di Gressan diventa sempre più forte con il passare degli anni e la prestazione di questi giorni nella gara a tappe della Fis ne è la prova. A 2 gare dal termine la Brocard quasi può sperare in un piazzamento tra le prime 10: magari resterà solo un sogno, ma la buona condizione fisica dimostrata a Oberstdorf tra mercoledì e giovedì può legittimare un desiderio che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato una chimera. La valdostana, dopo la tappa tedesca, è 17esima con un ritardo di 4’15”6 dalla norvegese Ingvild Flugstad Oesteberg, che sembra avere in tasca il Tour de Ski: sono alla portata della valdostana la tedesca Stefanie Boehler (14esima a 3’43”6) e forse anch la russa Anastasia Sedova, decima a 2’58”2 dalla vetta. Dove finiscano i meriti della Brocard e dove inizino i demeriti del Tour de Ski - boicottato da alcuni grandi nomi, Marit Bjoergen su tutti, in questo anno olimpico - non è dato saperlo. Ma alla fine gli assenti hanno sempre torto.

Giovedì scorso, 4 gennaio, nella 10 km skating la Brocard è stata brava e anche fortunata: l’alpina di Gressan ha tenuto la scia delle migliori quasi fin sul traguardo, ma l’ha certamente aiutata il fatto che Ingvild Flugstad Oestberg non sia riuscita a trovare collaborazione in testa al gruppo e abbia quindi evitato di forzare il ritmo troppo presto. La Oestberg e Heidi Weng hanno allungato solo all’ultimo passaggio nello stadio del fondo bavarese e la vittoria della leader della generale è arrivata anche grazie a una caduta negli ultimi 50 metri della principale avversaria. La Brocard, dal canto suo, ha stretto i denti tagliando il traguardo in 15esima posizione - a 8”8 dalla vincitrice - e recuperando qualcosina in classifica generale.

La valdostana ha al suo attivo un 21esimo posto nell’ultima edizione del Tour, quella conclusa nel gennaio del 2017 (fu invece 23esima nel 2012). Come l’anno scorso la sua gara a tappe è iniziata in sordina con il 47esimo posto nella sprint e il 31esimo nell’individuale in classico, non certo la sua specialità. L’aver solo sfiorato la zona punti in una gara “non sua” ha - verosimilmente - fatto bene a Elisa Brocard, che nella prima gara dell’anno con il 18esimo tempo della pursuit skating ha agganciato il 22esimo posto della classifica. Giovedì è partita con il numero 19, complici i ritiri di 3 avversarie che la precedevano nella generale: ma il 20esimo tempo ottenuto nella qualifica della sprint in classico di mercoledì (valida solo per i punti Fis, vista la cancellazione della gara vera e propria) è stato il sintomo di una condizione fisica che andava in crescendo. E che - con un po’ di fortuna - potrebbe regalargli una delle più grandi soddisfazioni della carriera sull’Alpe del Cermis.

Se Elisa Brocard sorride, Greta Laurent non può certo farlo. La finanziera di Gressoney-Saint-Jean si è presentata al Tour de Ski con la volontà di ben figurare nella sprint di Lenzerheide e - forse - di arrivare fino all’altra sprint a Oberstdorf. La cancellazione della prova in classico limita le recriminazioni della gressonara, apparsa però lontana dalla condizione ideale nella gara di apertura di questo Tour de Ski: ventiduesima nelle qualificazioni, la Laurent non ha mai dato la sensazione di poter provare a conquistare i primi posti della sua batteria. Sesta, è stata classificata al 29esimo posto ed è tornata a casa, sperando di poter rimettere in sesto nelle prossime gare una stagione che fino a oggi è stata deludente.

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