Dal primo albero di Natale a quello «social»

L'albero è uno dei simboli più rappresentativi del Natale, è la decorazione più bella che tutti, ma proprio tutti amano.

Si addobba l’8 dicembre

Tradizione vuole che sia addobbato l’8 dicembre in occasione della festa dell’Immacolata. In genere si usa un abete, perché sempreverde, e quindi simbolo di vita eterna. Veniva usato già dai Celti come decorazione per celebrare il solstizio d’inverno così come dai Vichinghi, che lo addobbavano con frutti, per auspicare il ritorno del sole nelle loro terre fredde.

Il primo albero di Natale

Le città di Tallin e di Riga si contendono invece il titolo di sede del primo Albero di Natale. A Tallin nel 1441 fu eretto un albero nella piazza municipale, intorno al quale giovani uomini e donne danzavano alla ricerca dell'anima gemella. Riga invece possiede una targa in otto lingue, risalente al 1510, che celebra il primo albero di Capodanno. Tuttavia, il primo vero Albero di Natale, così come lo conosciamo oggi, fu introdotto in Germania nel 1611 dalla duchessa di Brieg. Narra la leggenda che dopo aver fatto adornare tutto il castello per le feste di Natale, si accorse che un angolo di una delle sale del palazzo era rimasto completamente vuoto, allora ordinò che un abete del giardino fosse trapiantato in un vaso, portato in quella sala e addobbato a festa.

L’albero diventa «social»

Ai giorni nostri, durante il suo allestimento è importante tener conto dello spazio che lo circonda. Deve essere posizionato nei punti strategici della stanza e i decori si devono coordinare armoniosamente con lo stile e i colori non solo dell'ambiente ma anche degli arredi presenti. L'albero 2.0 deve essere "sensoriale", "interattivo" e "social". I decori infatti devono essere non solo belli, ma anche profumati e realizzati con materiali diversi per stimolare la vista, l'olfatto e il tatto. E’ importante che siano riservati degli spazi nell'allestimento dove poter appendere i messaggi o gli auguri destinati a tutti i membri della famiglia.