Ieri il Patrono dell’Immacolata

Ieri il Patrono dell’Immacolata
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Ieri - venerdì 8 dicembre - la Chiesa ha celebrato la festa dell’Immacolata Concezione, istituita da Papa Pio IX che nel 1854 ne proclamò il dogma con la bolla ”Ineffabilis Deus”. Nella parrocchia di Maria Immacolata ad Aosta la festività della Patrona è stata preceduta dal 29 novembre al 7 dicembre dalla Novena all’Immacolata Concezione, e a presiedere le Messe è stato don Albino Linty-Blanchet, che nelle omelie ha sviluppato il tema delle virtù della Madre di Dio: donna dell’attenzione, servizio, attesa, silenzio, coraggio. Inoltre, in preparazione alla festa si sono svolte una Liturgia penitenziale e una Veglia di preghiera. L’8 dicembre il presbiterio del santuario diocesano di Maria Immacolata era ornato con fiori davanti alla statua della Madonna, ai lati del tabernacolo e sull’altare per l’importante festività mariana che avvicina al Natale. Don Albino Linty-Blanchet ha presieduto la Messa delle 10.30 concelebrata con i Padri Oblati e alcuni altri sacerdoti. Dopo il canto d’ingresso il parroco Gregorio Glabas ha salutato i presenti (nella foto di Augusto Martinet) e sottolineato che la parrocchia era in festa oltre che per la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, anche perché nella Messa si festeggiavano i 25 anni dei voti perpetui di padre Gianpaolo Gugliotta, i 15 di ordinazione diaconale di Roberto Cerise, i 2 di accolitato di Franco Marchesini, i 4 di consacrazione all’Ordo Virginum di Cristina Bianco. Don Albino Linty-Blanchet nell’omelia ha attinto soprattutto dal vangelo secondo Luca: «L’angelo le disse rallegrati piena di grazia: il Signore è con te. La Vergine Maria è la piena di grazia, la colmata di grazia, la totalmente colmata dell’amore di Dio. Il Signore è con lei, il Signore è per lei, il Signore è in lei. Poiché è tutta volta verso il Signore, questo è un dono che ha ricevuto, non c’è posto in lei per la connivenza con il male. Questa festa non è soltanto la festa di Maria e neanche soltanto la festa dei Padri Oblati, ma è la festa di tutti noi. L’uomo è stato pensato nel bene, il male si è affacciato ma non lo ha scardinato dal progetto di Dio. Possiamo anche aver commesso peccati gravi, ma nel fondo del nostro cuore c’è uno spazio riservato a Dio che è lo spazio del bene, perché l’uomo è stato creato a immagine di Dio. Questa è la festa del nostro destino che è il paradiso. Il paradiso è stare bene con Dio e con tutte le altre persone. Se ci pensate la grande fatica del nostro vivere sono le relazioni. Quelle in famiglia, quelle sul lavoro, quelle per strada. E il nostro destino quale è? E’ quello di poter vivere finalmente relazioni buone, cordiali, accoglienti, sempre». Le intenzioni di preghiera espresse dai fedeli sono state per la Chiesa, per quanti amministrano il bene comune, per chi dispera del perdono e della salvezza, per tutti i parrocchiani, per i 4 giubilari. Al termine della Messa i Padri Oblati hanno rinnovato i voti davanti all’altar maggiore, prima del canto finale alla Madonna da parte della corale parrocchiale. All’uscita del santuario è stato distribuito il bollettino “Informa Immacolata 2023” che ha per titolo Pellegrini di Speranza. La festa patronale è proseguita con il pranzo servito da volontari e consumato nel salone della Casa delle Opere.

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