Il pubblico delle grandi occasioni per Alberto e Patrick Faccini Coinvolgente festa in musica alla Cittadella per i loro compleanni

Una Cittadella dei Giovani straripante, colma di spettatori e di affetto, ha travolto Alberto e Patrick Faccini, in occasione dello spettacolo “Quando il genio è in chiave di basso”, organizzato in occasione del loro compleanno in cifra tonda, 80 per Alberto e 50 per suo figlio Patrick, dai musicisti Philippe Milleret, Francesco-C e Lorenzo Tagliaferro sabato scorso, 25 novembre.

Per l’occasione sono tornati in attività, ancora una notte assieme, tutte le compagini musicali più significative che hanno accompagnato quelli che possiamo definire due monumenti della musica valdostana nel corso della loro lunghissima carriera artistica. Si è passati dunque dall’amore di sempre di Alberto Faccini, il Jazz, alla musica dei Manhattan, i quali, nonostante i decenni di inattività, sembrano non aver mai perso lo smalto dei tempi migliori, dalla musica da ballo di Mile Danna al punk rock di S.A.D. e Francesco-C. Nel mezzo i Femme Publique, NullAosta, The Room, passando anche per le attuali band che coinvolgono attualmente Patrick Faccini: L’Orage, la band di Philippe Milleret e il collettivo di Patoué eun Mezeucca.

La regia della serata era firmata da Lorenzo Tagliaferro con l’aiuto di Francesca Florio, Bernard Usel e Tatiana Roveyaz. Lorenzo Tagliaferro che ha anche presentato assieme a Philippe Milleret la serata, oltre a suonare proprio assieme ai Manhattan, nei quali ha anche sostituito il cantante Giorgio Pilon, pure presente con la sua chitarra, fermato da una improvvisa laringite. «E’ un regalo che la vita mi ha fatto quello di suonare con i leggendari Manhattan, che si sciolsero un anno prima che io nascessi: mai avrei pensato di poterlo fare!» racconta Lorenzo Tagliaferro, che aggiunge: «L’abbraccio che il pubblico di Aosta ha tributato ai Faccini rende l’esatta dimensione di quanto siano apprezzati e questo riempie il cuore a me e a chi per questa serata si è speso senza limiti di tempo ed energie. L’intento era quello di regalare quanto più affetto possibile, restando in un angolo, senza impropri protagonismi di sorta».

A respirare le emozioni degli spettatori che hanno assistito al concerto durato fino oltre la mezzanotte, quando è arrivata la grande torta a forma di basso, l’obiettivo può quindi dirsi assolutamente centrato: come riferisce uno spettatore entusiasta «Il protrarsi della serata rende l’esatta dimensione della lunghezza della loro straordinaria carriera».