Un’avvocata per Cime Bianche: il comitato è pronto alla battaglia legale
«Sulla realizzazione del collegamento intervallivo di Cime Bianche resisteremo con ogni mezzo necessario». Lo ha detto Alex Glarey del comitato “Insieme per le Cime Bianche” mercoledì scorso, 29 novembre, durante la conferenza stampa in cui è stata presentata la nuova avvocata del comitato, Emanuela Beacco del Foro di Monza. Il suo incarico in Valle d’Aosta consisterà nel trattare le istanze legali presso il Tribunale amministrativo regionale, il Consiglio di Stato, la Corte costituzionale, la Corte di giustizia e la Cassazione.
Per Alex Glarey, l'indicazione nel Defr che prevede «l'avvio dell'iter autorizzatorio di fattibilità tecnico-economica per il collegamento intervallivo equivale a dire tiriamo dritto. Natura e ambiente non possono andare davanti ai giudici, l'ambiente ha bisogno di una voce che lo protegga. L'ambiente oggi ha un valore ancora più importante ma nella dimensione pratica delle amministrazioni spesso lo si dimentica. La sua tutela è riconosciuta dalla Costituzione e rappresenta un limite all'attività di impresa».
«Gli strumenti legali sono due: - ha sottolineato l’avvocata Emanuela Beacco - Il primo è il ricorso davanti al giudice amministrativo, l’unico capace di annullare gli atti della pubblica amministrazione giudicati illegittimi, mentre il secondo canale è procedere direttamente a Bruxelles».
Ad aver convinto il comitato a rivolgersi all’avvocata è stato anche il suo ruolo nel Centro di azione giuridica di Legambiente nonché il suo impegno concreto nella salvaguardia della natura.
La petizione internazionale lanciata dal progetto fotografico “Ultimo Vallone selvaggio” ha sfiorato le 20mila firme certificate. Grazie all’iniziativa di crowdfunding è stato raggiunto un ricavato di oltre 12.700 euro.