Riccardo Bieller, uomo della comunità Pré-Saint-Didier piange il suo sindaco

Riccardo Bieller, uomo della comunità Pré-Saint-Didier piange il suo sindaco
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Aveva ancora nelle orecchie gli applausi di domenica della festa delle reines per Bandit e il sorriso per i complimenti ricevuti al Bar Mochettaz dove ieri, venerdì, si è fermato per salutare gli amici. Poi è partito verso casa a Palleusieux di Pré-Saint-Didier, ma non è mai arrivato.

Così ci ha lasciati Riccardo Bieller, ha avvertito il malore lungo la statale tra Derby e La Salle, ha fermato l’auto ed è stato soccorso. Allertato il 118, quando è arrivata l’ambulanza purtroppo era tardi, l’infarto aveva già colpito.

Un dolore enorme, a cominciare dalla sua famiglia, la moglie Gemma Ollier, i suoi ragazzi Mara, Daniele e Hervé, il giovane uomo che con coraggio non solo ha condotto Bandit alla vittoria, prima reina delle reines di Pré- Saint-Didier, ma ha anche e soprattutto parlato apertamente della sua lotta contro il tumore. E poi Ottavio, fratello legatissimo, con il quale condivideva le giornate e pure i progetti, come la cooperativa agricola dalla grande stalla e la centrale per la produzione dell’energia elettrica. Quindi la comunità, perché Riccardo Bieller era un uomo della comunità fin dalla nascita, con quel nome che ricordava la tragica scomparsa dello zio Riccardo Jorioz, ucciso senza motivo in un prato dai tedeschi in ritirata nella primavera del 1945. Il papà Mario e la mamma Lidia quando nacque l’11 luglio del 1947 vollero chiamarlo appunto Riccardo, in continuità con il passato delle loro storie, poi nel 1952 venne al mondo Ottavio.

Una famiglia molto unita in tutto, vicina sempre agli altri, a cominciare dal papà Mario, con Ottavio giovane presidente dello Sci Club Crammont diventato nel tempo una delle società più importanti degli sport invernali in Italia e Riccardo consigliere comunale a Pré-Saint-Didier già nel 1975, ventottenne. Praticamente da quell’anno progressivamente la gestione pubblica del paese è passata dalle sue idee, assessore, vice sindaco e sindaco dal 1995, dopo essersi presentato due volte candidato alle elezioni regionali nel 1988 e nel 1993 con l’Union Valdotaine, da sempre il movimento politico di riferimento. Come sindaco dal 1995 al 2010 ha vissuto i grandi cambiamenti del suo comune, a cominciare dall’inizio dell’attività delle Terme che ha accompagnato con capacità e lungimiranza, fino alle trasformazioni con i nuovi insediamenti turistici e residenziali a monte del suo villaggio di Palleusieux e alla valorizzazione del comprensorio del Verrand. Nel 2010, non potendo candidarsi a Sindaco, è stato il vice di Alessandra Uva per poi riprendersi il posto nel 2015, senza averlo - di fatto - mai abbandonato.

Anche nel 2003, raccogliendo millecinquecento preferenze personali, aveva partecipato alle elezioni regionali, perché nella sua mente era ricorrente l’obiettivo che la Valdigne fosse rappresentata in Consiglio Valle, cosa che non succedeva da tempo. Troppo divisi da troppi interessi i residenti dell’alta valle, per lui presidente pure della Comunità montana Valdigne e fautore dell’impianto di depurazione di Derby.

D’altronde sia Pré-Saint- Didier che l’intera Valdigne parlano molto di Riccardo Bieller nei fatti, nelle tante realizzazioni, nelle idee portate avanti anche con foga, senza molta diplomazia, con la voce forte sempre pronta a prendere posizioni nette. Un modo di fare e di essere che però piaceva e lo faceva apprezzare. Un uomo dal carattere vigoroso, che aveva anche la capacità di coinvolgere e che era molto rispettoso degli insegnamenti del passato, adattandoli ad una realtà che nei suoi oltre quarant’anni di amministrazione pubblica aveva visto modificarsi in modo repentino, seguendo i ritmi di un turismo sempre più invasivo e poco attento alla nostra cultura e alle nostre tradizioni.

Anche per questa ragione aveva provato una grande gioia insieme al fratello Ottavio ed ai suoi ragazzi per la recente vittoria - domenica 22 ottobre alla Croix-Noire - della reina Bandit, un successo che è il desiderio di ogni valdostano, un simbolo per la nostra comunità, un risultato che può arrivare solamente dopo anni di attenta selezione e di ininterrotto lavoro.

Riccardo Bieller verrà pianto dalla sua gente domani, domenica 3, nella chiesa di Pré-Saint-Didier, con la partenza del corteo funebre alle 14 dalla casa di famiglia di Palleusieux.

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