Maria Immacolata ad Aosta ha ospitato la statua della Madonna di Lourdes Pellegrina
Sabato scorso, 25 novembre, il santuario di Maria Immacolata ad Aosta ha ospitato la statua della Madonna di Lourdes Pellegrina in Italia, in occasione dei 120 anni della sottosezione dell’Unitalsi di Aosta. L’effige della Madonna è stata accolta con la recita del rosario meditato, che ha contemplato i misteri gaudiosi e durante il quale si è pregato soprattutto per la pace, i bambini, le necessità di tutte le persone del mondo, i giovani. Molti fedeli sono poi andati davanti alla statua della Madonna per toccarle il manto o per deporre in una scatola le proprie intenzioni, che verranno portate a Lourdes per ottenere la potente intercessione della Madonna presso Dio. E’ seguita l’adorazione eucaristica con preghiere e canti al Santissimo Sacramento, prima della celebrazione della Messa. A presiedere il rito è stato il parroco Gregorio Glabas, assistito dai confratelli Marcello Sgarbossa, Palmiro Delalio e dal diacono Roberto Cerise. Dopo il canto d’ingresso il parroco ha detto: «Oggi in questa Messa ci sono vari motivi per essere molto contenti: la presenza della statua della Madonna che solitamente a Lourdes viene portata nelle processioni, come quella serale aux Flambeaux; i bambini della seconda elementare che oggi iniziano il loro percorso di Avvento e saranno nostri ospiti con le loro catechiste soprattutto in queste Messe serali; e poi il piccolo Tommaso che oggi riceve il Battesimo».
Padre Marcello Sgarbossa ha dettato l’omelia prendendo lo spunto dal vangelo della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’universo: «Questa celebrazione ci porta a quanto professiamo nell’atto di fede “di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine”. Il pensiero del Giudizio universale non deve però suscitare in noi un senso di timore, perché l’esame del Giudizio non sarà sul male ma sul bene. Il Signore ci chiederà: ”Cosa hai fatto al tuo fratello?”. Gesù stabilisce un legame così stretto tra sé e gli uomini che alla fine della nostra vita saremo giudicati solo sull’amore dato o non dato anche al più piccolo dei fratelli. Ma qualcuno potrebbe dire ”Signore, io non ho fatto male a nessuno, non ti ho proprio visto e il mio modo di comportarmi era “ognun per sé e Dio per tutti”. No, no, questo è l’egoismo che a volte si manifesta nell’indifferenza. Nel nostro mondo, nella nostra vita ci sono tanti ricchi Epulone, ma ci sono anche tantissimi poveri che forse non hanno bisogno dei loro soldi ma della loro attenzione, stima, perdono».
Al termine della Messa padre Palmiro Delalio, che per molti anni ha guidato la recita del rosario alla Grotta di Massabielle a Lourdes per TV2000, ha letto con la folta assemblea l’Atto di affidamento scritto sul retro dell’immaginetta della Madonna distribuita da volontari dell’Unitalsi di Aosta. E il canto Ave Maria di Lourdes, il più amato dai devoti di Nostra Signora di Lourdes e di Santa Bernadette, ha concluso un pomeriggio di intensa preghiera mariana.