Al Wood di Breuil-Cervinia arriva la Stella Michelin Conferma per il Vecchio Ristoro e il Caffé Nazionale
«Per noi si avvera un sogno nel cassetto, ma credo che sia un risultato importante per tutta la Valle d’Aosta». Con queste parole Amanda Eriksson commenta l’assegnazione della Stella Michelin al Wood, il locale che gestisce a Breuil-Cervinia da 10 anni insieme al marito Cristian Scalco. La cerimonia di premiazione è avvenuta nella serata di martedì scorso, 14 novembre, in Franciacorta alla presenza di oltre 500 tra ristoratori, professionisti e studenti provenienti da tutta Italia. «E’ un’emozione grandissima; non ce lo aspettavamo, anche se abbiamo sempre lavorato sodo in questi anni, cercando di rimanere noi stessi ma anche di raggiungere anche nuovi traguardi» afferma la giovane chef. Amanda Eriksson ha conosciuto in Valle d’Aosta 19 anni fa suo marito Cristian Scalco, che arriva dalla Lombardia e da 10 anni hanno aperto insieme il ristorante a Breuil-Cervinia (Cristian Scalco è sommelier, cura la carta dei vini e lo scorso anno è stato premiato a Milano alla Wine Week). Il Wood è un locale particolare, al quale la coppia ha subito cercato di dare un’impronta di grande creatività.
«Sono nata e cresciuta in Lapponia, - spiega - nel nord della Svezia e da noi ovviamente la cucina è diversa, i prodotti e anche le tecniche di preparazione e conservazione degli alimenti. Ho voluto portare un po’ di Svezia in Valle d’Aosta che è comunque una regione di montagna», racconta la chef svedese. Il nome Wood dato al locale richiama le montagne e le foreste italiane e internazionali e funge da filo conduttore anche nell’arredamento e nella decorazione degli spazi. Nei menù degustazione proposti figurano piatti gourmet della tradizione italiana e svedese, e anche qualche incursione nella cucina asiatica. Tra i piatti che si possono gustare forse i più particolari sono la tartare di alce, patate, rafano e aglio ursino o la renna affumicata, patate, mirtillo rosso e cipolla, oppure il salmone Sockeye di alaska con indivia alla brace, uova di trota e beurre blanc.
Altri 2 ristoranti valdostani figurano nell’edizione 2024 della “rossa”, con una Stella. Si tratta di 2 conferme: il Vecchio Ristoro di via Tourneuve e il Caffè Nazionale di piazza Chanoux, ad Aosta. «Non è semplice conseguire risultati così importanti con gestioni familiari come è la nostra. - commenta Filippo Oggioni chef del Vecchio Ristoro - E’ fondamentale lavorare solo con materie prime di alta qualità che nel nostro caso arrivano solo da Valle d’Aosta e Piemonte. Grande soddisfazione anche per il traguardo raggiunto da Cristian e Amanda a Cervinia. Non possiamo che essere orgogliosi del fatto che ci sia un altro ristorante che tiene alto il nome e l’immagine della Valle d’Aosta».
Il Vecchio Ristoro venerdì 1° dicembre intende dedicare una serata a Paolo Vai, unico chef bistellato della Valle d’Aosta, proponendo ai commensali uno dei suoi classici menù degli anni Ottanta. «Non trascureremo nulla nei contenuti e neppure nel rispetto dei canoni estetici. È un impegno che ho preso con Lorenzo Vai, ora nostro collaboratore e nipote in cui rivivono le tracce del dna del nonno. Cercherò di rappresentarlo con il rispetto e con il sentimento che ho sempre nutrito nei confronti di Paolo» riferisce Filippo Oggioni che porta avanti il ristorante con il socio Paolo Bariani, maitre e sommelier.
Mantiene la Stella Michelin pure Paolo Griffa al Caffé Nazionale di Aosta, che commenta: «Sono felicissimo di questa conferma che premia il lavoro coeso di tutta la nostra squadra. E anche della nuova stella valdostana, una stella femminile».
Nella classifica delle Stelle Michelin per regioni, la Lombardia mantiene la leadership con 60 ristoranti (3 tre Stelle, 6 due Stelle, 51 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 51 ristoranti, (1 tre Stelle, 8 due Stelle, 42 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 41 ristoranti (1 tre Stelle,5 due Stelle,35 una Stella). Scivola in quarta posizione il Piemonte con 40 ristoranti (2 tre Stelle, 4 due Stelle, 34 una Stella), mentre conferma il quinto posto il Veneto con 32 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 27 una Stella). Nella classifica dei «Bib gourmand», locali dotati di menù completi e rispettosi delle materie prime a un giusto prezzo, sulle 257 insegne della Penisola figura soltanto un ristorante valdostano, Il laghetto di Brusson.