Cervinia? Non esiste... Nei nuovi toponimi ora c’è solo il Breuil

Breuil o Cervinia, o ancora Breuil-Cervinia. Da decenni si dibatte su quale sia la corretta denominazione della parte terminale della Valtournenche, per secoli nota come Le Breuil e poi negli anni Trenta diventata Cervinia, per due ragioni fondamentali: la prima quella di creare un nome facile da ricordare per lanciare una stazione sciistica che già nelle intenzioni dei fondatori avrebbe dovuto avere un richiamo (come poi in effetti è stato) mondiale, la seconda quella di eliminare il riferimento toponomastico della lingua francoprovenziale in un periodo storico che affermava l’italiano come unico idioma nazionale.

In analogia, negli stessi anni alla piemontese e francofona Sauze d’Oulx venne aggiunto Sportinia, ma per Cervinia lo sviluppo fu ben diverso e il “nuovo” nome si affermò a livello internazionale, tanto che è sempre stato difficile tornare indietro. Per i valdostani si tratta del Breuil, per le decine di migliaia di turisti di Cervinia.

Una contraddizione che anche negli ultimi giorni non ha mancato di scatenare delle polemiche. In occasione delle recenti gare di Coppa del Mondo, peraltro non disputate, leggere Cervinia sullo striscione d’arrivo non è piaciuto ad alcuni nostri lettori e in effetti la loro lamentela è più che giustificata, almeno a livello ufficiale.

Sono infatti trascorsi solo 2 mesi dal decreto numero 479 del 21 settembre 2023 con il quale il presidente della Giunta della Regione Autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin ha approvato le denominazioni ufficiali dei villaggi e delle località del Comune di Valtournenche. Ebbene - sorpresa generale - nella lista di tali denominazioni ufficiali non compare Cervinia, non compare neppure Breuil-Cervinia come si usa abitualmente ma compare solamente Breuil.

Perciò, in osservanza di questa recente decisione della Regione, presa sulla base dei documenti inviati dal Comune di Valtournenche, Cervinia - almeno ufficialmente - non esiste più e anzi proprio all’Amministrazione comunale è affidata la cura di provvedere all’adozione degli atti conseguenti al decreto mentre la Struttura Enti Locali della Regione di occuperà della sua esecuzione.