Emergenza Toscana, la Valle d’Aosta in prima linea con la Protezione Civile

Prosegue la solidarietà della Valle d’Aosta alla Toscana devastata dal passaggio della tempesta Ciaran. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile ha richiesto il supporto delle Regioni per la gestione delle criticità causate dall’eccezionale maltempo. La Regione autonoma Valle d'Aosta ha immediatamente dato la sua disponibilità e ha attivato la colonna mobile regionale di Protezione Civile. La mattina di sabato scorso, 4 novembre, dalla caserma “Erik Mortara” dei Vigili del fuoco di Aosta è partito il primo contingente della Protezione civile della Valle d’Aosta, diretto a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Alla partenza del convoglio di soccorso erano presenti il presidente della Regione Renzo Testolin e il capo della Protezione Civile Valerio Segor che hanno ringraziato «Tutti coloro che si sono resi disponibili, confermando la consueta solidarietà che contraddistingue da sempre la nostra Regione nell'ambito del sistema di Protezione Civile, memori di tutti gli aiuti che in passato abbiamo ricevuto per superare le emergenze, quali l'alluvione dell'ottobre 2000, che duramente colpirono il nostro territorio». «In un momento così difficile per la Toscana - dichiara il presidente Renzo Testolin - esprimo la vicinanza mia personale, del Governo regionale e di tutta la comunità valdostana al presidente Eugenio Giani e a tutta la popolazione che in questi momenti sta affrontando le criticità dovute a questa eccezionale ondata di maltempo». Mercoledì scorso, 8 novembre, è partita la nuova squadra che ha sostituito il gruppo mezzi inviato sabato scorso. Il contingente è composto da 22 persone, in missione in Toscana fino a domani, domenica 12 novembre. Ne fanno parte altri 6 professionisti e 3 volontari, oltre a un funzionario dei Vigili del fuoco, 11 associazioni valdostane di Protezione civile (Gruppo comunale di Verrès, unità soccorso e ricerca di Courmayeur, Volontari del soccorso Valpelline, Valle Aosta motorsport e Associazione nazionale Carabinieri) che non utilizzeranno più idrovore ma idropulitrici per la pulizia dei fabbricati.