Il Verrayes profeta in patria, abbattuto l’imbattuto Montjovet

Il Verrayes profeta in patria, abbattuto l’imbattuto Montjovet
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Il Verrayes non giocava in casa una finale di serie A da 28 anni e ci è arrivato dopo una stagione travagliata ma sabato scorso, 28 ottobre, nell’arena naturale di Rapy si è ricordato di rappresentare la sezione con più titoli della storia dello tsan, di avere una “cantera” che ha vinto più di 50 partite consecutive a livello giovanile e di poter guardare al futuro con serenità, per la simbiosi tra giocatori esperti e nuove leve. Ed è così che il 69esimo Trofeo autunnale (68esima finale di A) ha preferito davanti ad un pubblico numeroso la gioventù del Verrayes sull'esperienza del Montjovet, imbattuto dopo 4 partite.

Il Verrayes con una grande prestazione in campo, nella paletou e nel servizio (molto bravo Didier Colombin con 2 tsan a fil di pertse che hanno costretto al doppio 0 Joel Brunod) ha conquistato il 39esimo titolo, 16esimo autunnale con 15 campionati e 8 trofei delle età dopo essersi qualificato per le semifinali con 1 sola vittoria, grazie alla differenza metri nella classifica avulsa con Chambave e Brisma, ed avere poi giocato un’ottima semifinale. Assente il biathleta Stefan Navillod in ritiro con la nazionale in Germania, il Verrayes ha piazzato la pertse per sorteggio, il Montjovet, privo dell'infortunato Marcel Peaquin in panchina dolorante, ha scelto di andare in campo. Con 87 di media nella prima tsachà i locali hanno posato 14 buone e 1222 metri (paletou più lunga di Massimo Berga con 110), il Montjovet con 11 buone si è fermato a 690 sotto di 532. In una partita con 2 pertse sostituite, 1 per tsachà, nella seconda frazione di gioco i verrayons hanno conquistato altre 14 buone e 1028 metri (73 di media) portandosi avanti di 1560 più 40 di penalità per servizio irregolare. Con 10 buone e 682 metri il Montjovet si è arreso per 920, 2250 a 1330, con 7 buone in meno, 21 a 28.

Il Verrayes (13 giocatori utilizzati) ha disputato la più bella gara dell’anno ed ai suoi tradizionali campioni ha unito giovani molto interessanti come Mathieu Yeuillaz (1 buona e 97 metri in 4 partite e poi in finale 6 con 481 metri), Axel Navillod (4 buone e 402 metri), Francois Chapellu e un “servieu” con i fiocchi come Didier Colombin. Il Montjovet non si è espresso come ci aveva abituato e ha lo “score” migliore nei 290 metri con 4 buone di Julien Treves.

Arbitro: Nadir Varisellaz di Challand-Saint-Victor, assistenti Franco Thiebat (Chambave) e Sara Ducly (Pollein).

Note: buone 14/11 prima tsachà e 14/10 seconda tsachà, osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Jean Pellissier.

Statistiche di A e premiazioni

Pertanto la serie A si è chiusa con Laurent Vittaz del Chatillon con più buone (27), metri (2286) e il punteggio individuale di partita più alto (1426 con 15 buone), Denis Perrin del Chambave ha la migliore media (103), il Montjovet più buone di squadra (174 in 10 tsachà), con secondo con 150 in 9 il Verrayes, la squadra del presidente Elvis Berga e del capitano Davide Petey ha fatto complessivamente più metri con 11869.

Alla presenza degli assessori regionali Giulio Grosjacques e Marco Carrel, il presidente Michel Isabellon e l’A.V.Tsan hanno premiato sul campo le prime 2 squadre degli altri tornei (Fenus e Valtournenche per la B, Quart e Chatillon III per la C, Challand-Saint-Anselme e Fenus donne, Challand-Saint-Victor e Verrayes per gli juniores A, Montjovet e Quart degli juniores B) e tutte le 10 formazioni giovanili.

I "bouquet d'or" per la miglior ricezione in campo sono stati assegnati a Davide Petey per la A, a Daniel Timpano e Diego Prato per la B, a Celine Darbaz e Loris Damarino per la C, allo junior Joseph Donzel e alle ragazze Ileana Bich, Celine Petey e Karen Fosson.

Juniores B, finale al Quart

A Rapy, sul campo adiacente si è giocata anche la finale degli juniores B (squadre finite dal sesto al decimo posto in primavera) e a vincere è stato il Montjovet sul Quart per 100 metri, 787 a 687, dopo che i quartens erano in vantaggio per 69 dopo la prima tsachà. Si è distinto Gilles Farys del Montjovet con 6 buone e 407 metri, delle quali 4 con 254 nella seconda e decisiva parte, mentre nel Quart - che ha sbagliato troppo - si sono messi in evidenza i Roullet, Christophe con 4 buone e 238 metri e Olivier 99 con 2, eredi della storica famiglia di Saint-Christophe che ha contribuito alla storia dello tsan.

Il Verrayes festeggiato dai suoi tifosi dopo il successo meritato nella finale autunnale di sabato scorso: a destra il gruppo dei giocatori con il trofeo conquistato dopo avere sconfitto il favorito ed imbattuto Montjovet

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