Le corrispondenze tra mente e corpo: serata con L’Agrou

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L’associazione L’Agrou organizza per venerdì prossimo, 10 novembre, la conferenza “È possibile una corrispondenza tra mente e corpo? In che modo le nostre emozioni rivelano la natura dei nostri sintomi” condotta dalla dottoressa Monique Charbonnier, psicologa clinica, psicoterapeuta, fondatrice del Centro Studi di Ricerca in Scienze Biologiche Integrate e Psicoterapia. L’appuntamento è nella Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale ad Aosta con inizio alle 20.30.

«Il valore della vita può essere misurato da quante volte la tua anima si è profondamente emozionata. - spiega la dottoressa Monique Charbonnier - Mentre in passato si riteneva che le emozioni provenissero unicamente dal cervello, ora sappiamo, grazie alle scoperte scientifiche nel campo della neurofisiologia, della biofisica, delle neuroscienze affettive e delle scienze bio-logiche integrate, che esse possono essere descritte come un prodotto del cervello e del corpo che agiscono all’unisono, che danzano insieme orchestrando il funzionamento del nostro essere. E’ il nostro sentire che ci guida nel grande mare della vita, è la verità delle nostre emozioni a rivelarci chi siamo, come stiamo e dove stiamo andando e il nostro corpo ne diventa il principale messaggero. I sintomi non vengono e se ne vanno per conto loro, non vivono di vita propria, ma sono la manifestazione della nostra biografia, della nostra storia unica nella sua espressione. Se non siamo in grado di sentire ciò che proviamo, saranno gli organi a sentirlo e pensarlo per noi».

«Le emozioni congelate sono la causa invisibile e insidiosa dei sintomi, di natura sia fisica che emotiva. - prosegue Monique Charbonnier - Potremmo chiamarla verità del cuore, potremmo chiamarla verità del sentire che il corpo manifesta passo dopo passo, ma ciò che conta è il divenire nel dinamismo della vita. Non importa chi siamo stati e cosa abbiamo vissuto. Ciò che è stato, sebbene indelebilmente trascritto nelle nostre più profonde memorie, oggi può essere reintegrato, grazie alla meravigliosa plasticità del nostro cervello. La vita non è data una volta per tutte ma cambia in virtù delle nostre emozioni e il corpo ne manifesta la trasformazione. Togliere il velo che ci separa da ciò che sentiamo di essere significa riscrivere una trama nuova, quella in cui diveniamo compartecipi e costruttori attivi del nostro cammino e di ciò che scegliamo di essere. Ecco dunque che la guarigione si manifesta come un processo evolutivo che parte dall’interno, in cui salute psichica è salute fisica e salute relazionale. Potremmo dire che “guarire è toccare con amore ciò che abbiamo precedentemente toccato con paura”».

L’ingresso alla serata è libero.

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