Dal congrès del Leone rampante la spinta verso la nuova Union
Via libera dal congresso dell'Union Valdôtaine - sabato scorso, 28 ottobre - al documento che prevede la riunificazione del mondo autonomista sotto la bandiera del Leone rampante. Il processo dovrà terminare entro il giugno 2024 con un congresso definitivo di ricomposizione, aperto anche a coloro che oggi militano negli altri movimenti.
Al termine del dibattito, sono stati 14 gli astenuti tra i circa 250 delegati presenti al palazzetto dello sport di Pont-Saint-Martin, in una sala lontana dall’essere piena come avveniva in passato.
Al documento sono state apportate alcune modifiche. Tra queste anche la possibilità - come chiesto in apertura dei lavori da Renzo Testolin, presidente della Regione - di inserire un rappresentante di Orgueil valdôtain tra i 5 membri unionisti della commissione speciale dei 10, l'organismo che entro la prossima primavera dovrà portare a termine la riunificazione.
«Joseph-César Perrin - aveva segnalato Renzo Testolin - è veramente la persona che più può trasmettere questa voglia di ricominciare tutti insieme, senza mettere barriere gli uni tra gli altri». Gli altri cinque membri saranno nominati da Alliance Valdôtaine e Mouv-Vda Unie.
Il congrès di sabato è stato la «tappa in cui riconosciamo che l'Uv è il solo “foyer”, la sola casa degli autonomisti, nessuno deve sentirsi escluso», aveva sottolineato prima del dibattito la presidente dell'Uv, Cristina Machet, aggiungendo: «Abbiamo cercato di coinvolgere anche Pour l'autonomie e Pays d'Aoste souverain, le porte sono ancora aperte». Secondo Cristina Machet «la situazione politica attuale ci invita a unirci» perché «la frammentazione non è un segno di forza. E' necessario lavorare insieme, con senso di responsabilità, nei confronti della comunità valdostana».
«Ho creduto e sperato di arrivare a questo punto sin dall'inizio del cammino della “réunion”. - ancora Cristina Machet - In modo molto semplice, oggi riconosciamo ufficialmente che l'Union Valdôtaine è l'unica famiglia, l'unica casa degli autonomisti. Riaffermiamo in modo forte che è il nostro il solo simbolo - la sola bandiera - sotto il quale tutti coloro che si riconoscono negli ideali dei nostri padri fondatori devono unirsi per lottare, con tutte le armi di cui dispongono, contro le minacce alla nostra sopravvivenza provenienti da una serie di fronti diversi».
Il dibattito impreziosito dai giovani
Durante il congrès, alcune sezioni hanno presentato mozioni su questioni più o meno procedurali relativamente al documento del 17 ottobre proposto al congresso e che aveva per titolo «La récomposition en vue de la ligne d’arrivée». Una in particolare chiedeva di chiarire i meccanismi con i quali si sarebbero individuati i delegati che saranno presenti nel congresso che verrà convocato entro il 30 giugno 2024.
Renzo Testolin ha segnalato la necessità di un convolgimento anche del gruppo di Orgueil Valdôtain che pur non essendo un movimento vero e proprio «è stato comunque un soggetto di stimolo al dibattito politico dell’area autonomista nella prospettiva di una sua ricomposizione». Anche altri interventi hanno sottolineato l’opportunità di un coinvolgimento ampio dell’area autonomista e in particolare di Pays d’Aoste souverain.
Paolo Cheney sindaco di Saint-Christophe ha sostenuto «la necessità che il concreto fare politico e amministrativo si collochino all’interno di una visione più ampia di prospettiva ma anche ideale».
Nella mattinata si sono distinti pure diversi giovani - tra questi Frédéric Piccoli animateur principal della Jeunesse Valdôtaine, il movimento giovanile dell’Uv - che hanno invitato a guardare con attenzione a temi «nuovi»: l’ambiente, la salvaguardia del territorio e del paesaggio, le forme dello sviluppo economico e sociale, attenzione forte alla cultura e all’educazione e poi, naturalmente al ruolo dei giovani.
“Adesso acceleriamo”Nella riunione congiunta di martedì scorso, 31 ottobre, i rappresentanti di Alliance Valdôtaine e Mouv’ VdAUnie hanno preso atto delle conclusioni del congrès sottolineando «con soddisfazione la scelta di proseguire il cammino verso la ricomposizione dell’area autonomista, principalmente attraverso la formazione di un’apposita Commissione mista che guiderà il processo, che già era stato avviato nel mese di maggio» si legge in una nota.
«Nei prossimi giorni i movimenti lavoreranno sia per la definizione dei membri della loro delegazione, sia sui contenuti da proporre in vista del processo che porterà verso una Union Valdôtaine che sia elemento unificatore del mondo autonomista e federalista. Resta evidente come la scadenza delle elezioni europee debba portare ad una accelerazione del processo che consenta, compatibilmente con i necessari passaggi in seno alle rispettive basi, di presentarsi alle urne e alle prossime sfide che aspettano la Valle d’Aosta su problemi cruciali in una prospettiva seria e responsabile di unitarietà».
Alliance Valdôtaine e Mouv’ VdAUnie si ritroveranno in un'assemblea congiunta lunedì 13 novembre alle 17.45 nella sala della Bcc Valdostana all’Arco d’Augusto.