La ricerca valdostana spopola al Maker Faire Rome, appuntamento imperdibile per migliaia di studenti
La ricerca targata Valle d'Aosta ha fatto il suo debutto alla Maker Faire Rome 2023, l'importante fiera internazionale dedicata all'innovazione che si è svolta da venerdì 20 a domenica 22 ottobre alla Nuova Fiera di Roma, e che ha registrato nei 3 giorni di manifestazione 70mila presenze, oltre ai 12mila studenti che hanno potuto partecipare a seminari e iniziative organizzate nei sette padiglioni, che hanno ospitato oltre 600 attrazioni su 100mila metri quadrati di spazi espositivi. La prima partecipazione valdostana all'evento è stata possibile grazie a #VdAinnovation, progetto della Cittadella dei giovani e del forum The First Thursday, nato con il contributo e la collaborazione della Bcc Valdostana, con il patrocinio della Regione Valle d'Aosta e dell'Università della Valle d'Aosta.
Il debutto che ha soddisfatto il numeroso pubblico, con un tutto esaurito che si è tradotto nei 3 giorni nella capitale in oltre 2mila presenze negli spazi del progetto Biosphera Genesis, realizzato con la collaborazione del centro di ricerca Green leaf dell'UniVdA e selezionato per questa edizione come "Big Bang Projects". Si è trattato di uno dei principali grandi progetti innovativi e spettacolari dell'edizione 2023. Le centinaia di persone tra famiglie, scuole, professionisti, maker e ricercatori presenti hanno potuto sperimentare dal vivo gli effetti della progettazione biofila (biophilic design) visitando il modulo Biosphera Genesis, un progetto integrato di ricerca, informativo e formativo.
Attraverso visite della durata di 10 minuti, con gruppi da 15 persone, Mirko Taglietti, titolare dell'impresa Aktivhaus, e Stefania Pinna, ricercatrice del Centro di ricerca Green leaf dell'UniVdA, hanno presentato il frutto concreto di 15 anni di ricerca. L'esperienza è stata positiva anche per il Centro di medicina personalizzata, preventiva e predittiva (Cmp3VdA - foto), con sede ad Aosta, presente con i suoi giovani ricercatori valdostani Biagio De Angelis, Mattia Scaramuzzino e Fabio Landuzzi, che hanno spiegato e raccontato le principali linee di ricerca del Centro, focalizzate sulle malattie del neurosviluppo, neurodegenerative e oncologiche e quelle suscettibili di trapianto, facendo scoprire come la genomica e le nuove tecnologie di calcolo stiano innovando la ricerca medico-scientifica e la pratica clinica e in che modo sia possibile trasferirle anche in contesti produttivi, in particolare nelle aziende attive in ambito Life sciences. Il progetto è supportato dalla Regione Valle d'Aosta con fondi strutturali dell'Unione europea (Fesr e Fse) e fondi regionali.
"È stato un esordio assolutamente positivo e siamo fieri di aver reso possibile questa partecipazione della Valle d'Aosta ad un evento così importante grazie al lavoro fatto nei mesi scorsi con The First Thursday e la Bcc Valdostana - dice il direttore della Cittadella dei giovani, Jean Frassy - perché dare voce ai giovani non vuol dire solo organizzare eventi, ma anche creare reti che possano valorizzare le loro professionalità ed aprire gli spazi verso collaborazioni più ampie, che in futuro saranno per loro opportunità di crescita, formazione ed impiego".
"Il bilancio finale di questa presenza a Roma è davvero sopra le aspettative - commenta il direttore della Bcc Valdostana, Fabio Bolzoni - e siamo felici di aver contribuito a portare per la prima volta un pezzo della ricerca valdostana nel cuore di uno dei più grandi eventi sull'innovazione a livello europeo. La collaborazione con la Cittadella dei giovani e il format The First Thursday ha permesso di avviare un network attivo e concreto che guarda avanti alla creazione di connessioni oltre confine, in spazi divulgativi e di scambio, quale momento proattivo di confronto, fondamentale per i giovani di oggi. Presentare i frutti della ricerca locale offrendo una nuova vetrina in un contesto internazionale è un momento fondamentale per stimolare il territorio e la sua crescita imprenditoriale, economica e sociale".