L’Associazione Augusta in assemblea: “Siamo solo gestori della Terra, che è diritto delle generazioni future”
«Non siamo padroni ma solo gestori di un bene, la Terra, che è diritto delle generazioni future». E’ l’estrema sintesi della relazione proposta dall’avvocato Adriano Consol sul tema “Le Consorterie valdostane, tra identità, solidarietà e sostenibilità” durante l’assemblea dell’Associazione Augusta che si è tenuta sabato scorso, 21 ottobre, nel salone z’Lannsch Hous di Issime con una nutrita partecipazione di pubblico. Il tema dell’incontro era proprio “Bene comune e Identità”, che rappresenta la “mission” dell'Associazione, in ambito artistico, paesaggistico e ambientale, un’attività portata avanti con impegno e passione da 56 anni. «All'origine delle consorterie valdostane, così come della gran parte dei domini collettivi, - ha detto Adriano Consol - esiste una comunità individuata in relazione all'uso collettivo di determinati beni, ovvero "non è la comunità a individuare il territorio, ma è il territorio ad individuare la comunità", laddove l'espressione territorio non è solo il luogo in cui la comunità esercita il potere sui soggetti che ne fanno parte, ma anche il punto di riferimento per individuare un insieme di soggetti legali dall'uso comune dei beni».
Durante l’assemblea è stata illustrata la situazione dello stadel di Stubbi - acquistato dall’Associazione nel mese di dicembre per salvarlo dal degrado e ora temporaneamente tutelato attraverso una copertura provvisoria, in attesa dei finanziamenti per il restauro definitivo - e 2 novità editoriali. La prima è il volume “Percorsi apocalittici in Valle d'Aosta”, scritto dalla storica dell'arte Sandra Barberi e da don Paolo Papone, frutto della collaborazione tra l’Associazione Augusta e l’Académie Saint-Anselme, in cui si esaminano le chiese e le cappelle valdostane la cui facciata è decorata dal tema del Giudizio Universale. La seconda è la pubblicazione del manoscritto inedito di Albert Linty sulla prima stesura del dizionario del “töitschu” arricchito di locuzioni dialettali che non furono utilizzate nella stampa definitiva del 1988.
Infine è stato presentato il numero 55 della rivista Augusta che contiene, tra le altre cose, un articolo di Roberta Bordon su reliquie e reliquiari di Issime e Gaby e vari interventi relativi alla via del commercio tra Zermatt, Val d’Ayas, Valle di Gressoney e Valsesia, che conduceva al Ducato di Milano e attraverso cui sono stati possibili non solo gli scambi commerciali ma anche la colonizzazione walser di tali vallate. La copertina è dedicata a una bellissima litografia del Seicento ritrovata - piegata in 12 parti - insieme alle reliquie nella chiesa parrocchiale di San Giacomo a Issime.