Senza Tunnel da due settimane, a Courmayeur il timore è di perdere i turisti delle prossime vacanze di fine anno

Senza Tunnel da due settimane, a Courmayeur il timore è di perdere i turisti delle prossime vacanze di fine anno
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Sono trascorse quasi 2 settimane dalla chiusura del Tunnel del Monte Bianco per i lavori di manutenzione all'interno della galleria. Chiusura rimandata di 2 settimane a causa del blocco del Traforo del Fréjus: inizialmente era prevista per mercoledì 4 ottobre. Da lunedì 16 ottobre scorso la Francia è ancora raggiungibile direttamente attraverso il Colle del Piccolo San Bernardo.

L’aria che si respira a Courmayeur è quella dell'attesa ma soprattutto della speranza che i lavori programmati possano svolgersi regolarmente, senza intoppi e contrattempi in modo da arrivare alla stagione invernale (ormai alle porte) con il traforo nuovamente percorribile. «La situazione è come ce la si aspettava e la si immaginava» riferisce Alessio Berthod, referente di zona dell’Adava, l’associazione che raduna gli operatori della ricettività turistica della nostra regione. «Non c'erano grandi aspettative. - prosegue - In questo periodo obiettivamente con o senza il Traforo aperto non vi è differenza. Le strutture alberghiere sono quasi tutte chiuse per lavori di manutenzione e anche per pianificare al meglio la stagione invernale. Il contesto dell'occupazione alberghiera - per quei pochi che sono rimasti aperti - non cambia rispetto agli anni scorsi. La differenza la fa sostanzialmente la meteo: se fa bello nel fine settimana si lavora sempre a prescindere dal tunnel. La differenza dovrebbe farla il fatto di avere un comunicazione con dei tempi adeguati, cosa che in questo caso non c'è stata. Il fatto di chiudere 3 mesi - così sarà negli anni futuri - per i lavori di sistemazione, è obiettivamente una una follia. Se la gente sa per tempo di questi disagi si organizza. Chi deve arrivare dalla Francia e dalla Svizzera ha delle alternative come il tunnel del Gran San Bernardo. In queste settimane è ancora transitabile il Colle del Piccolo San Bernardo quindi siamo comunque direttamente raggiungibili. Nel ponte di Sant'Ambrogio per un buon 80 per cento si lavora con clientela italiana, quindi quello del Tunnel del Monte Bianco è un falso problema. È chiaro che se dovesse rimanere chiuso anche dopo l'Immacolata, tutto cambia. Per la stagione invernale noi lavoriamo con una grossa fetta di turismo straniero che arriva all'aeroporto di Ginevra. Il traforo inutilizzabile potrebbe provocare problemi e ritardi ai viaggiatori. Anche in questo caso tutto ruota intorno a una comunicazione immediata, fatta bene e soprattutto tempestiva: questo è fondamentale».

La situazione è monitorata anche da parte dell’Ascom, l’associazione di categoria dei commercianti. «E’ vero che le presenze che ci dovrebbero essere in questo periodo dell'anno, - conferma il rappresentate locale, Edoardo Melgara - sono ridotte al minimo perchè siamo a cavallo tra la fine della stagione estiva e l'inizio di quella invernale. Allo stesso modo è vero che quel poco che riuscivamo a fare grazie al Traforo del Monte Bianco è stato azzerato. Sicuramente un danno anche se limitato c'è. E se la chiusura fosse iniziata lunedì 4 settembre il danno avrebbe potuto essere più marcato. Ora lo sguardo va oltre questo periodo, al primo appuntamento vero che dà ufficialmente il via alla stagione invernale, il ponte di Sant'Ambrogio. In questo caso la situazione viene vissuta con seria preoccupazione a causa dell'incertezza. Il ponte dell'Immacolata, che quest'anno sarà un bellissimo ponte, coinvolge fortunatamente una clientela più nazionale che straniera, proveniente dal Piemonte e dalla Lombardia. Al contrario per le vacanze di Natale e di Capodanno l’apertura del traforo è essenziale per la nostra economia. Come commercianti viviamo queste prime settimane con relativa tranquillità, l'ansia sale su quello che sarà in prospettiva, auspicando che non salti fuori all'ultimo momento un contrattempo che allunghi i tempi dei lavori. Confidiamo - conclude Edoardo Melgara - sulla data del 18 dicembre prossimo quando il tunnel dovrebbe riaprire e il tutto dovrebbe tornare alla normalità. Ciò che più ci sta a cuore è fare chiarezza sul futuro, è necessario capire bene cosa si vuole fare con il traforo del Monte Bianco. Non avere turismo dalla Francia nel periodo natalizio si ripercuote su tante attività, dal bar fino al negozio di abbigliamento. L'incertezza è logorante: serve comunicazione fatta a tempo debito e non come sempre o quasi all'ultimo momento».

Ottimismo invece da parte dell'Amministrazione comunale. Si guarda con fiducia al rispetto dei tempi previsti per i lavori e soprattutto alla conferma della data della fine del cantiere, lunedì 18 dicembre prossimo.

«A oggi la sensazione è quella di essere in un paese in cima a una valle - commenta il sindaco Roberto Rota - e quindi non più al centro di una via internazionale. Sicuramente si nota una diminuzione di frequentazione, anche nei fine settimana. Tutti garantiscono che il 18 dicembre prossimo si aprirà. Anzi, magari i lavori finiranno anche con qualche giorno di anticipo. Bisogna essere ottimisti e positivi e andare avanti. Non vi è nessun segnale - conclude il Sindaco di Courmayeur - che questo non possa non avvenire».

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