“The Stone”, indagini chiuse: spunta il nome di un terzo inquisito
Sono stata chiuse dalla Procura di Aosta le indagini su una presunta corruzione riguardante il rilascio dei titoli per la realizzazione di “The Stone”, condominio alto 30 metri a Cervinia nell'area dell'ex hotel Fosson. Nell’inchiesta che vede coinvolti l'architetto Valerio Cappelletti e l’amministratore unico della Vico di Hône Ezio Colliard si è aggiunto un terzo indagato, ovvero Tiziano Colliard - figlio di Ezio - a cui, secondo gli inquirenti, vanno ricondotte, assieme al padre, le scelte strategiche e operative dell’azienda. Ezio Colliard e Valerio Cappelletti devono rispondere di corruzione per la loro funzione. Alla società Vico è invece contestato un illecito amministrativo. I 2 erano stati arrestati venerdì 19 maggio scorso nel centro di Aosta dal Nucleo di Polizia economica-finanziaria della Guardia di Finanza dopo che si erano scambiati un assegno circolare di 10mila euro. Secondo gli inquirenti si trattava di un anticipo per una consulenza da 300mila affidata dall'amministratore unico della Vico srl di Hône Ezio Colliard affinché Valerio Cappelletti si adoperasse anche «Nella sua qualità di pubblico ufficiale (in quanto membro esperto della commissione edilizia del comune di Valtournenche) per l'ottenimento del parere positivo sul rilascio del titolo a costruire» per “The Stone”. «L'operazione The Stone - sostiene la difesa - non c'entra assolutamente nulla con questa vicenda», la dazione di 300mila euro «E’ lecita ed era un compenso professionale, ma non riferito a The Stone».
Il gip di Aosta Giuseppe Colanzingari, nella sua ordinanza, pur assentendo sulla sussistenza di indizi e convalidando il fermo, aveva sollevato forti dubbi sulla ricostruzione della Procura, accogliendo invece diverse osservazioni degli avvocati difensori, Corrado Bellora e Andrea Giunti per Ezio Colliard e Filippo Vaccino per Valerio Cappelletti.