La pubblicazione di una ricerca postuma di Marco Gal fa rinascere l’associazione L’Abro de Feur

La pubblicazione di una ricerca postuma di Marco Gal fa rinascere l’associazione L’Abro de Feur
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Poeta sensibile, linguista attento alle sfumature del patois, e anche ricercatore, Marco Gal continua a stupire anche a 8 anni dalla sua scomparsa. Ieri, venerdì 20 ottobre, la Maison Gargantua, nella sua Gressan, ha accolto la presentazione della sua ricerca inedita “La comunità e la parrocchia di Saint-Jean di Chevrot XII-XVIII secolo”, a cura dell’associazione Abro de Feur e alla presenza delle autorità locali e della storica dell’arte Sandra Barberi.

«Il nostro socio Carlo Curtaz - spiega il presidente dell’associazione Filippo Berlier - ha trovato il manoscritto e curato la sua edizione assieme ad Albino Impérial e Sandra Barberi, per le edizioni Le Château». Marco Gal aveva redatto, all’inizio degli anni Novanta, la storia delle 3 parrocchie presenti a Gressan sino al 1786, cioè quelle di Gressan, Chevrot e La Magdeleine, di cui solo quest’ultima era poi stata pubblicata. Il ritrovamento del documento digitale, oltre 300 pagine, ha stimolato non solo il desiderio di dare l’opera alle stampe ma anche di far rivivere l’associazione. «Marco era sì un poeta ma anche un ricercatore storico e un profondo conoscitore della storia della Valle d’Aosta e specialmente del suo paese Gressan - continua Filippo Berlier - ed è stato uno dei co-fondatori e Presidente dell’Associazione. L’iniziativa di recuperare il suo manoscritto sulle 3 parrocchie si inserisce in pieno nelle finalità dell’Associazione Abro de Feur di recuperare, conservare, valorizzare e tramandare il patrimonio culturale e storico delle tradizioni, un’azione di “memoria” delle tradizioni e della cultura “d’antan” che io ritengo importante. Mi rifaccio ad un breve estratto del manifesto fondativo dell’Associazione, ormai datato di 30 anni, ma quanto mai attuale: la società ci impone uno stile di vita frenetico, a volte superficiale, in cui a volte viene dimenticato lo spirito di collaborazione e condivisione, valori che probabilmente lo studio ed il recupero delle tradizioni e delle pratiche del passato potrebbero aiutarci a riscoprire».

Proprio all’inizio degli anni Novanta l’Associazione Abro de Feur era stata costituita da Marco Gal e Albino Impérial «Il nostro Comitato è nato per rispondere ad una esigenza di continuità e messa in valore della nostra civilisation. - conclude Filippo Berlier - In passato sono state organizzate diverse iniziative, quali mostre fotografiche, esposizioni di cimeli e strumenti d’epoca, pubblicazioni, nonché la collaborazione all’allestimento del centro museale Maison Gargantua. Negli ultimi anni, l’attività dell’Associazione si è in gran parte interrotta: quest’anno, si è deciso di riprendere le iniziative dando vita con l’assemblea generale nel gennaio 2023 e con il rinnovo degli organi statutari ad una rinascita dell’Associazione. L’occasione della pubblicazione e della presentazione del libro è in qualche modo la prima iniziativa pubblica e l’inaugurazione di una nuova stagione speriamo florida di iniziative da parte dell’Abro».

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