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Si potenzia il reparto di Gastroenterologia
Il reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta tornerà a essere una struttura complessa. È emerso martedì scorso, 10 ottobre, durante la presentazione della convenzione con l’Ospedale Mauriziano di Torino, che ha l’obiettivo - spiega l’Usl - di «incrementare l'efficienza delle prestazioni erogabili e implementare le competenze del personale medico specialista, l'organizzazione della struttura e ridurre al contempo i tempi d'attesa per l'utenza».
«Il reparto di Gastroenterologia, per effetto di una scelta contenuta nel precedente atto aziendale, era stata declassata a struttura semplice, con un complessivo impoverimento di organico, - dice il direttore generale dell'Usl Massimo Uberti - diventando meno attrattiva con difficoltà di reclutamento degli specialisti. Il nuovo atto aziendale, che sarà deliberato a breve, prevede il ritorno a struttura complessa. Ci vorranno mesi prima che sia organizzato quindi abbiamo ritenuto indispensabile attivare questa convenzione, nella logica di un percorso di rilancio del reparto già prima».
La convenzione - valida per un anno - prevede che il Mauriziano autorizzi i propri medici a svolgere alcune attività, come esami endoscopici, nell’Usl VdA. Inoltre, il Mauriziano fornirà consulenza e coordinamento operativo per il percorso di riqualificazione e riorganizzazione. Sull'altro fronte, l'Usl autorizzerà il proprio personale medico e specialista a partecipare, per scopi formativi, alle attività della Gastroenterologia del Mauriziano. Al momento le gastroscopie e le visite specialistiche sono rientrate nei tempi di attesa previsti e rimangono ancora attive le liste di galleggiamento per le colonscopie. Allo stato attuale nella Gastroenterologia di Aosta - diretta dal dottor Stefano Okolicsanyi - sono in servizio 4 medici a tempo pieno e 2 part-time e mancano 2 medici full time. «La convenzione con il Mauriziano è un passo significativo per il rilancio della Gastroenterologia» aggiunge l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.
