Cogne, la IP chiede le chiavi del distributore Si spera in una prossima riapertura
Terminata la stagione estiva, ha creato non pochi disagi la chiusura dell’unico distributore di benzina di Cogne, con residenti e turisti costretti a scendere a Aymavilles per il rifornimento. «Indubbiamente questo è un grande disservizio per la popolazione, - dice Gaël Gérard, gestore fino a quando è rimasto aperto - per un paese di 1.600 abitanti che in estate si triplicano. Siamo arrivati a questa situazione perché con i titolari dell’impianto, la IP Italiana Petroli, si è aperta una serie di contenziosi. Siamo riusciti per un periodo ad andare avanti coprendo le anomalie con le entrate dei lavori dell'officina meccanica che nel frattempo assieme a mio papà, Mauro Gérard - prematuramente scomparso nel giugno scorso - avevamo aperto all'interno del distributore. Questo fino al 2021. Dopo un lungo ragionamento abbiamo deciso di riaprire perché i titolari ci hanno permesso di fare “overpricing”, ciò che garantisce un minimo di guadagno per noi ma anche per non creare ulteriore disagio alla comunità di Cogne. All’inizio di quest’anno la IP non mi ha più permesso di effettuare l'ordine della benzina e del gasolio per poi procedere, sempre da parte loro, con una richiesta al giudice competente per riavere le chiavi della struttura entro la metà del mese di ottobre. Una specie di sfratto e infatti in questi giorni sto portando via le mie cose. Con questa azione, la IP avrebbe potuto procedere con una riorganizzazione del servizio e presumo con un nuovo affidamento dell’impianto per poter riaprire».
La gestione della famiglia Gérard iniziò 10 anni fa, nel 2013, quando rilevarono il distributore dalla famiglia Enrietti: Alberto, maestro di sci e la sorella Maria, scomparsa nel febbraio del 2019. «Allora le cose iniziarono bene - ricorda Gaël Gérard - però già sul finire del 2013 ci accorgemmo che solo con l’ordine del carico successivo di benzina e gasolio nascevano delle difficoltà legate al fatto che si vendeva a un prezzo più basso di quello che la compravamo, mancava la liquidità e andavamo a integrare con il guadagno dell'officina. Tutto ciò senza dimenticare i cali delle cisterne dovuti al caldo e al freddo». Circostanze che hanno spinto Gaël Gérard alla «irrevocabile decisione di lasciare perché oltre a non esserci più le condizioni per continuare, i rapporti con i titolari dell’impianto sono praticamente inesistenti». «Sono molto deluso, - commenta - tutto questo mi ha creato anche danni morali. Una storia che mi porta al ricordo di mio papà che volle in gestione il distributore nel momento in cui terminate le scuole iniziavo il percorso nel mondo del lavoro. Mi dispiace per il disservizio che questa vicenda ha creato alla comunità di Cogne, per il quale e per ciò che mi compete sento di dover chiedere scusa ma, a queste condizioni non si poteva più proseguire. Ora - conclude Gaël Gérard - siamo in contenzioso con la IP e vedremo come andrà a finire».
L'Amministrazione comunale si limita a seguire da spettatore quanto sta avvenendo come conferma il sindaco Franco Allera: «Al momento non abbiamo nessuna notizia rispetto a possibili novità. Si tratta di una vicenda che vede coinvolti due privati all'interno della quale non abbiamo e non possiamo avere voce in capitolo. In sostanza - specifica Franco Allera - è in atto un contenzioso tra le parti che ha portato la IP a non più fornire carburante al gestore. Nel contempo, l’azienda petrolifera ha presentato una istanza per la restituzione delle chiavi della struttura di loro proprietà in modo da poter riassegnare ad altri la gestione dell'impianto. Non sappiamo a che punto sia questa vertenza. L'auspicio - conclude il Sindaco - è che il distributore possa riaprire al più presto, in quanto si tratta di un servizio di interesse pubblico collettivo come abbiamo in più occasioni segnalato così come abbiamo sempre ribadito che non possiamo fare assolutamente nulla in una vertenza tra privati. Ciò che ci interessa è che ci sia nuovamente il servizio di erogazione di benzina e gasolio per i cogneins, penso per esempio al disagio di coloro che usano motocarro ape o i motorini e che sono costretti a tenere delle scorte di carburante a casa».