Millenario della nascita di San Bernardo, la giornata di studi «Millenaire. Saint-Bernard un soleil sur la pointe des Alpes»

Millenario della nascita di San Bernardo, la giornata di studi «Millenaire. Saint-Bernard un soleil sur la pointe des Alpes»
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Un nuovo appuntamento porta a concentrare l’attenzione su San Bernardo, nel millenario della sua nascita e del centenario della sua proclamazione a patrono degli abitanti delle Alpi e degli alpinisti (1923-2023). La giornata di studi “Millenaire. Saint-Bernard un soleil sur la pointe des Alpes” si svolge nella sala del palazzo vescovile oggi, sabato 14 ottobre, dalle 9 alle 16. Introducono l’incontro il vescovo di Aosta Franco Lovignana, il presidente dell’Académie Saint- Anselme don Paolo Papone, il prevosto del Gran San Bernardo Jean-Pierre Voutaz.

Intervengono poi i relatori, approfondendo i temi della giornata: don Paolo Papone con “San Bernardo, patrono di quale alpinismo?”; Joseph-Gabriel Rivolin con “Saint Bernard et la Vallée d'Aoste au XIe siècle”; Luca Jaccod con “Ritorno ad Aosta: scrittura della santità e liturgia di san Bernardo fino alla metà del XVI secolo”; Gionata Brusa con “Sanctus Bernardus nobili prosapia: origine e diffusione dell'ufficio liturgico in onore di san Bernardo”; Jean-Michel Girard con “Saint Bernard et la religion populaire”.

La sessione pomeridiana, dalle 14, è presieduta da Joseph-Gabriel Rivolin e vede gli interventi di Jean-Pierre Voutaz su “Éléments du culte de saint Bernard au Nord des Alpes (1150-1750)”, Sara Minelli su “San Bernardo d'Aosta: espressioni artistiche, devozione e folklore in Piemonte orientale dalla canonizzazione alla riconferma (1123- 1681)”, Roberta Bordon su “Da arcidiacono a santo protettore delle valli alpine: testimonianze figurative di san Bernardo in Valle d'Aosta dalla cattedrale alle cappelle sul territorio (XV-XX secolo)”.

La giornata di studi si conclude con la visita alla mostra "Saint-Bernard. Un soleil sur la pointe des Alpes" allestita nel Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta.

L’accoglienza dei partecipanti è a partire dalle 8.30, non è necessaria la prenotazione.

E si è riflettuto sulla montagna sotto molti aspetti nell’incontro “Montagnes et identités”, organizzato dall’ Académie Saint-Anselme venerdì 29 e sabato 30 settembre nella Biblioteca regionale Salvadori ad Aosta.

“Un convegno per parlare di montagna - spiega don Paolo Papone, che ha diretto l’iniziativa insieme allo storico Marco Cuaz - non solo per il fascino che esercita sugli alpinisti, ma per riflettere su come le montagne sono diventate un elemento identitario, soprattutto per i valdostani. Il clero alpinista ha avuto un ruolo rilevante in questo sviluppo, che non è stato automatico: come si è passati dal forte biasimo per don Giuseppe Terza morto sulla Marmolada nel 1800, all’esaltazione del vescovo Duc che sale il Gran Paradiso nel 1902? L’Académie Saint-Anselme ha avuto tra i suoi fondatori e membri successivi fior di preti alpinisti, proprio nel periodo in cui l’alpinismo nasceva e si evolveva. È dunque tempo di ritrovare queste radici d’alta quota, e di farlo secondo il proprio dell’Académie, con una riflessione culturale che fornisce fondamento alla passione, ma anche ripensamento”.

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