In tram a Courmayeur? Servono 440 milioni, e 71 per riaprire la tratta Aosta-Pré-Saint-Didier

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«Lo studio ha evidenziato la preliminare fattibilità dell'opera, tuttavia nelle fasi successive di progettazione saranno necessari ulteriori approfondimenti sia tecnici, sia in termini di analisi costi benefici e sostenibilità». È quanto si legge nelle conclusioni dello studio di prefattibilità per la realizzazione di un collegamento tramite un tram-treno (mezzo molto simile ad un tram ma adatto a circolare anche sulle rotaie) tra Aosta e Courmayeur, realizzato dalla Citec Italia Srl di Torino e dalla Sirtec. L'approfondimento è stato commissionato dopo che uno studio già realizzato nel 2019 aveva indicato il tram-treno come la migliore delle soluzioni. Il costo stimato dell'opera è di 437 milioni di euro (infrastruttura e materiale rotabile, anzi i professionisti nel documento «arrotondano» a 440) a cui si aggiungono 16 milioni di euro annui per la manutenzione.

Nel dettaglio sono previsti 50,7 milioni per le opere edili, 17 milioni per le opere infrastrutturali, 276 milioni per le opere strutturali, 33 milioni per le opere impiantistiche e 60 milioni per il materiale rotabile.

I costi di manutenzione annui stimati sono di 9,9 milioni di euro mentre i ricavi si attestano sulla cifra di 3,3 milioni annui (disavanzo di 6,6 milioni annui).

Se da Aosta fino a Pré-Saint-Didier si tratta di rimettere in funzione la linea ferroviaria dismessa, uno dei problemi che era stato sollevato nella fase di redazione dello studio riguardava la difficoltà nel separare adeguatamente il tram-treno della strada statale nei pressi di Courmayeur. La soluzione suggerita dallo studio propone di costruire un itinerario nuovo in parte in superficie e in parte in galleria tra Pré-Saint-Didier e la partenza della funivia Skyway del Monte Bianco.

I professionisti raccomandano questa soluzione per «la maggiore domanda intercettabile, prevedendo almeno una fermata a Palleusieux», la «prossimità al centro di Courmayeur» che permette di intercettare più utenti rendendo il collegamento ancora più attrattiva e la «possibilità di realizzare l'intervento in 2 lotti successivi (Aosta-Palleusieux e Palleusieux-Skyway)».

Il tempo di percorrenza totale della tratta, da Aosta a Courmayeur, è stimato in poco più di un'ora. Lungo la tratta verrebbero previste 16 fermate (11 sono quelle già esistenti fino a Morgex, altre 5 - Pré-Saint-Didier, Palleusieux, Courmayeur centro, Courmayeur nord e Skyway - da realizzare nuove).

L'obiettivo è prevedere «un'infrastruttura compatibile fin da subito con un servizio cadenzato alla mezz'ora». Per espletarlo, sono necessari 12 convogli.

Dal confronto tra costi e ricavi, emerge un disavanzo di gestione di circa 6,6 milioni di euro. Ipotizzando una produzione chilometrica annua di circa 700mila chilometri, secondo il piano un contributo della Regione di 9,5 euro a chilometro coprirebbe il disavanzo, garantendo la gestione del servizio. Ne deriverebbe un esborso di 6,6 milioni di euro per il contributo, che porterebbe i costi totali annui della Regione a 16 milioni.

Lo stato attuale della tratta

La manutenzione della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier è tornata al centro del dibattito in Consiglio Valle nella seduta di giovedì scorso, 12 ottobre, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«La legge regionale numero 22 del 2016 prevede di riattivare e potenziare la linea del servizio ferroviario di questa direttrice, che conta un percorso di 31 chilometri e che, ad oggi, risulta in completo stato di abbandono e degrado. - ha ricordato Raffaella Foudraz - Una situazione che, oltre a contrastare con la volontà normativa, potrebbe generare incendi e problemi di igiene e di incolumità pubblica, vista anche la crescita incontrollata di alberi e arbusti. Sappiamo che servirebbero 71 milioni di euro per la riapertura di questa tratta, perché sarebbero molti gli interventi infrastrutturali da mettere in campo. Chiediamo quali siano le interlocuzioni avviate con Rfi e gli intendimenti in merito alla manutenzione per la valorizzazione di questa linea ferroviaria, dandone il giusto decoro ambientale e la giusta sicurezza.»

«Siamo consapevoli della situazione che è sotto gli occhi di tutti. - ha risposto l'assessore ai Trasporti Luigi Bertschy - Il nostro impegno è massimo, ma l'infrastruttura non è nostra. Abbiamo più volte sollecitato Rfi riguardo agli interventi di manutenzione e stiamo verificando se, nelle pieghe del contratto, possiamo essere più incisivi. Il nostro livello di interesse, oltre che per il decoro e la sicurezza, è anche rivolto ai proprietari dei terreni confinanti che vedono la deturpazione dei propri beni a causa dell'inefficienza nella manutenzione della tratta ferroviaria. Riguardo al futuro, nel Piano industriale di Rfi al 2031 è confermata la volontà di finanziare la riapertura dell'Aosta/Pré-Saint-Didier con 71 milioni di euro. Lo studio di fattibilità per la realizzazione del tram-treno è completato e lo metteremo a disposizione nelle prossime settimane al fine di avviare un confronto politico su questa tematica.

Ci sono gli elementi per prendere delle decisioni, perché non ci possiamo permettere, per altri 10 anni, un'infrastruttura che versa in queste condizioni».

Raffaella Foudraz si è detta «parzialmente soddisfatta, anche se l'Assessore si è preso l'impegno di far rispettare il contratto di manutenzione con Rfi. Auspichiamo che quanto promesso sia messo in pratica dalla società, perché è una situazione davvero allarmante oltre che degradante. Continueremo a vigilare e ci auguriamo di non dover ripresentare un'iniziativa del genere».

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