Rallentano ordini e export in Valle d'Aosta Confindustria: «Non sarà un autunno facile»
Questa volta il tunnel del Monte Bianco non c'entra. "Il rallentamento dell'economia di Germania e Francia, principali partner economici del nostro Paese, insieme a inflazione e tassi alti, hanno eroso la fiducia delle imprese valdostane". Lo scrive la Confindustria della Valle d'Aosta presentando l'indagine previsionale di settembre sulle previsioni per il quarto e ultimo trimestre del 2023, su un campione di 300 imprese iscritte, di cui non fanno parte quelle del settore edile. "Avevamo previsto che non sarebbe stato un autunno semplice per il nostro territorio - dice Francesco Turcato, presidente della Confindustria VdA - l'export in contrazione sta riducendo i margini netti per le nostre imprese. I tassi alti bloccano gli investimenti a lungo termine, e senza innovazione diventa più complesso restare competitivi nelle filiere di cui le nostre imprese fanno parte. Tutto questo si riverbera purtroppo anche nelle previsioni occupazionali, anche se la cassa integrazione resta a livelli bassi".
Per Francesco Turcato, "l'attenzione deve essere massima sia per le piccole sia per le medie e grandi imprese, specie ora che il traforo del Monte Bianco chiuderà, isolandoci ancora di più".
L'associazione degli industriali evidenzia "un sostanziale raffreddamento del clima economico, che intacca anche le previsioni occupazionali": aumentano le aziende pessimiste, è in aumento il ricorso alla cassa integrazione, con un aumento previsto del 6,52 per cento. La produzione industriale è prevista in calo dell'8,70 per cento, così come gli ordinativi che passano da una previsione di aumento del 31,82 per cento della precedente rilevazione a un meno 6,38 per cento. In netto ribasso anche il dato relativo all'export, che passa da un aumento del 18,52 per cento del trimestre precedente a un calo del 10 per cento.