César-Emmanuel Grappein: un precursore del socialismo agli inizi dell’Ottocento a Cogne

César-Emmanuel Grappein: un precursore del socialismo agli inizi dell’Ottocento a Cogne
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Alla figura del medico César-Emmanuel Grappein (1772-1855), in 2 periodi amministratore di Cogne nel secondo decennio dell’Ottocento, la storiografia italiana non ha dato adeguata attenzione, tanto che se ne segnala l’assenza sia nel monumentale Dizionario Biografico degli Italiani sia nell’affollata Wikipedia. Eppure il suo operato pubblico merita una riscoperta in una chiave non solo localistica: è questo l’assunto di base sottolineato più volte dagli autori del volume “César-Emmanuel Grappein: l’angelo rosso di Cogne” (Edizioni Tigulliana, Genova 2022, 78 pagine - 12 euro): l’aostano Guido Aiazzi alla sua prima opera edita e un rinomato studioso ligure Giovanni Alpa.

Al loro generoso impegno si deve non solo una rilettura del profilo biografico del Grappein ma un tentativo di interpretare la sua concreta attività amministrativa nella chiave di precursore del socialismo nella Valle o meglio di socialista utopista, sulla base di ripetuti confronti con l’elaborazione in merito di Marx e Engels, benché, come notato nella ricerca più avvertita sul corpus marx-engelsiano (da ultimo Luciano Canfora), tali riferimenti sovente polemici, se non strumentali, e non univoci ad altre correnti socialiste della metà del secolo XIX siano da considerare in riferimento a quella temperie politico-culturale e alle lotte interne al movimento dei lavoratori.

Nell’agile volume si ritroveranno scorci della società valdostana e del clima politico-culturale del tempo: emerge così più nitida la personalità del Grappein, stretta fra l’ostilità di ambienti clericali e possidenti e la scelta di promuovere il progresso civile e socio-economico delle classi del territorio (in particolare per chi lavorava nel settore minerario), con una spiccata sensibilità verso una cauta modernizzazione in una realtà ancora segnata dai cascami dell’Ancien Regime: in tal senso è del tutto pertinente l’indicazione degli autori per cui sia stato non già il Regno sabaudo post-napoleonico ma l’irruzione del movimento dei lavoratori a operare una cesura netta in senso democratico.

Guido Aiazzi , 43 anni, vice ispettore della Polizia Locale di Aosta, racconta che «Questo è il mio primo libro e mi sono avvalso del prezioso supporto dello storico Giovanni Alpa per far sapere anche fuori dalla Valle d’Aosta chi era César-Emanuel Grappein, di cui si è scritto molto ma senza mai un inquadramento politico e ideologico: il suo era un socialismo utopistico». Guido Aiazzi aggiunge che «Era un personaggio molto attuale, infatti nel 1800 pensava già alla difesa dell’ambiente, a una scuola per tutti e di qualità, alla salute come un diritto dell’intera collettività. Il libro è stato stampato nel 2022 in 100 copie, che sono andate tutte esaurite, per i 250 anni della nascita di César-Emanuel Grappein e non è più in vendita. Però 2 copie sono a disposizione del pubblico nella Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta e una in quella di Cogne. Ora stiamo valutando l’ipotesi di una ristampa».

La copertina del libro e, sotto, Guido Aiazzi di Aosta che lo ha scritto con lo storico Giovanni Alpa

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