Protestano gli operatori di sostegno che rivendicano «stabilità e stipendi adeguati»
Rivendicare un lavoro stabile, una retribuzione adeguata e la valorizzazione delle professionalità degli educatori e degli operatori che lavorano in questo ambito scolastico di ogni ordine e grado: è quanto chiedono gli operatori di sostegno che lavorano in valle d'Aosta e che hanno aderito alla mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil.
Oltre 120 (sui 240 presenti in Valle d'Aosta) hanno partecipato - nella mattinata di giovedì scorso, 14 settembre - ad una riunione ad Aosta (foto) nella quale è stato votato il documento di rivendicazione promosso dalla Funzione Pubblica Cgil a livello nazionale.
"Nonostante questa figura sia determinante all'interno delle scuole, perché si occupa sia degli aspetti educativi che assistenziali degli alunni disabili inseriti nelle classi, le lavoratrici e i lavoratori del settore sono occupati all'interno di appalti pubblici gestiti quasi esclusivamente dalle cooperative sociali in condizioni lavorative estremamente precarie. All'instabilità si sommano poi retribuzioni basse e la frammentazione dei luoghi dove il personale svolge l'attività lavorativa" si legge in una nota. "La parola d'ordine é stabilizzazione, ma anche pari retribuzione e valorizzazione professionale di questa figura determinante" commenta Igor De Belli, segretario generale Fp Cgil Valle d'Aosta.