Ripresi i lavori per il rifacimento del tetto della parrocchiale di Gressoney-La-Trinité
Sono ricominciati dopo la pausa estiva i lavori per il rifacimento delle coperture della chiesa parrocchiale della Santissima Trinità a Gressoney-La-Trinité, coordinati dall’architetto Maria Giovanna Casagrande di Saint-Vincent ed eseguiti dalla ditta Alex Costruzioni di Pont-Saint-Martin. Il costo complessivo dell’intervento è di 220 mila euro, finanziato dalla Regione, dai fondi Cei dell’8 per mille, dal Comune guidato dal sindaco Alessandro Girod e dalla Parrocchia, che ha come titolare don Ugo Casalegno.
“La travatura originale si trovava ancora in buono stato - spiega l’architetto Casagrande - mentre erano necessari degli interventi ai puntoni deteriorati e alle grondaie, inoltre verranno rifatte anche alcune parti degli intonaci”. I lavori dovrebbero essere ultimati nel 2024 ed è poi previsto un secondo lotto che interesserà pure la casa parrocchiale.
La chiesa di Gressoney-La Trinité, come tante in Valle d’Aosta, ha una storia curiosa e ricca di aneddoti. L’atto di fondazione della prima cappella - che fu poi elevata a rettoria - risale al 1665. Nel documento redatto dal notaio Angelin Curtaz si legge: “La communauté du Tiers-dessus (Oberteil) de Gressoney promet de payer au recteur annuelment perpétuellementle quart d’un ducaton chaque feu, à condition que le dit recteur célèbre les divins offices dans cette chappelle le dimanche et les fête”. L’inaugurazione avvenne, insieme al campanile, nel 1671.
Il 24 giugno 1702 il vescovo di Aosta François-Amedée Milliet d'Arvillars consacrò la chiesa della nuova parrocchia il cui campanile era dotato di 3 campane. Nel 1726 vennero realizzate le 2 cappelle laterali, a sinistra quella dedicata a San Giuseppe e a destra quella di San Francesco Saverio, mentre nel 1755 venne aperto un nuovo ingresso alla chiesa da est. Nel 1819 fu realizzata la cuspide del campanile in rame a forma di cipolla, unica nel suo genere in Valle d’Aosta, e venne sopraelevata la sacrestia con la costruzione di un sovrappasso coperto di collegamento alla casa del parroco. Risale poi all’anno successivo la realizzazione della cantoria sopra l’ingresso principale con la posa di un organo monumentale e la conseguente chiusura di 2 finestre in facciata. Risale poi ai primi anni Novanta del Novencento il rifacimento dell’intero gruppo campanario, ormai pericolante, che venne benedetto ed inaugurato da monsignor Ovidio Lari, vescovo di Aosta. Con le sue 12 campane è ora il più completo di Piemonte e Valle d'Aosta. Tra gli elementi artistici di spicco della chiesa parrocchiale di La-Trinié figura l'altare maggiore, che occupa interamente l’abside e risale all'epoca della costruzione della chiesa. Nel 1975 la chiesa subì un furto importante che privò gli altari di alcune statue e fregi originarli che attualmente sono stati in parte sostituiti con delle copie in legno. A fronte della navata si trovano altri 2 altari, risalenti alla prima costruzione della chiesa: a sinistra, quello precedentemente dedicato a Sant’Antonio da Padova, ora al Sacro Cuore e a destra, l'altare della Madonna del Rosario. La facciata principale della chiesa affaccia sull’antico cimitero da cui si gode di un bellissimo scorcio sul massiccio del Monte Rosa. E’ composta da una porta centrale con una soprastante nicchia in cui era collocato fino al 2000 un pregevole gruppo scultoreo in legno, articolato intorno alle 3 figure della Santissima Trinità che, dopo il restauro del 2005, è stato collocato all’interno dell’edificio sacro.