Giovanni Zambon: «Rischio di finire in mezzo a una strada»

La prospettiva per Giovanni Zambon, un pensionato 73enne di Aosta è quella di finire in strada entro la fine di dicembre. La sua è una storia che ha dell'incredibile poiché un tetto lo aveva, dato che da 7 anni viveva in un alloggio del Comune in via Chatrian poi la doccia fredda: uno sfratto a causa della sua pensione "troppo alta". Il paradosso infatti è tutto qui, cioè ritenere alta una pensione di circa mille euro al mese. Un benestante dunque per i parametri del Comune, pertanto buttato fuori dalla Polizia locale e parcheggiato "a termine" in una stanza di 11 metri della Casa Famiglia di piazza della Repubblica a 400 euro al mese ed ora, fuori anche da lì. Non c'è pace per Giovanni Zambon, una vita passata a guidare camion in giro per il nord Italia, originario di Vicenza e da oltre 50 anni residente in Valle d'Aosta. Ma nonostante questo non si piange addosso poiché si è già dato da fare cercando un appartamento, ma visto i prezzi in giro «Come faccio con la mia pensione a pagare affitti di 500 euro che chiedono e dare pure 3 mensilità di caparra?». Tutti i giorni pertanto è un continuo peregrinare all'Arer o in Comune «Dato che si palleggiano la responsabilità», chiedendo di poter avere un piccolo alloggio, «Ma la risposta che mi danno è sempre quella di aspettare dato che sono al 75esimo posto in graduatoria, una graduatoria poi che non capisco affatto perché prima ero 50esimo». C'è rammarico nella voce di Giovanni Zambon, perché con l'Arer è sempre stato un inquilino in regola con gli affitti anzi, quando gli arrivò lo sfratto per la sua pensione "troppo alta", lui propose addirittura di aumentargli l'affitto pur di non perdere la casa, ma furono parole al vento. Oggi la realtà è lì sul calendario: «Corro il rischio di iniziare il 2024 in una brutta maniera... e a 73 anni non è proprio una bella cosa trovarsi in mezzo ad una strada».