Alberto Zucchi: «Così il centrodestra si rafforza»
"Il centrodestra in Vda si rafforza". Lo sostiene Fratelli d'Italia della Valle d'Aosta, dopo lo "strappo" nella Lega che ha visto la fuoriuscita di 4 consiglieri regionali, che hanno dato vita al Rassemblement Valdôtain. Il coordinatore regionale di Fdi Vda, Alberto Zucchi, definisce "un pretesto" con "motivazioni con riferimenti 'craxiani'" quello contenuto nella lettera con cui Stefano Aggravi, Dennis Brunod e Dino Planaz sono usciti dalla Lega e ai quali si è aggiunto anche Diego Lucianaz. Per Zucchi, "l'uscita di questi consiglieri non indebolisce affatto (come sostengono alcuni a cui sono andati male i calcoli) e anzi rafforza il progetto del centrodestra in Valle d'Aosta perché, al di là della diminuzione dei numeri attuali di un gruppo in questo Consiglio frutto delle elezioni del passato e la cui legislatura volge al termine, ha permesso di fare chiarezza per il futuro".
Per Fratelli d'Italia, "non è tanto la questione della legge elettorale, presa a pretesto per giustificare lo strappo, quanto la visione politica di un centrodestra unito anche in Valle d'Aosta a essere fondamentale per chi ritiene che solo così, come del resto in tutta Italia, si possa creare un cambiamento radicale dopo un dominio incontrastato dei partiti locali e i loro cespugli che da sempre hanno usato la tattica del 'divide et impera' grazie a consapevoli o inconsapevoli gregari".
Secondo Alberto Zucchi, "era a tutti evidente che nel gruppo leghista in Consiglio era presente un'anima che non aveva nessun piacere, salvo i voti necessari a farsi eleggere, a rappresentare un centrodestra così come noi lo intendiamo con orgoglio e che preferiva colloquiare con le forze da cui loro provenivano, addirittura con l'aggiunta di rigurgiti secessionisti-indipendentisti". Fratelli d'Italia spiega che "sul valore dell'autonomia e della necessità della sua difesa siamo ovviamente tutti d'accordo", ma "non su come i partiti che a essa si riconducono l'hanno cavalcata e gestita e per cui non hanno i diritti d'autore".
Alberto Zucchi invita i 4 dissidenti, "con tutto il rispetto per le loro idee", ad andare "nell'area a cui si ispirano insieme a quelli che l'autonomia l'hanno usata pro domo loro in tutti questi anni, molto spesso rappresentanti solo di loro stessi".