La sciatrice morta in ospedale ad Aosta aveva già un'infezione

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Irene Shankland aveva contratto l'infezione batterica polmonare all'origine del suo decesso prima del ricovero all'Ospedale “Umberto Parini” di Aosta. Il dato emerge dall'autopsia disposta dalla Procura di Aosta sul corpo della sciatrice canadese morta a 40 anni, la notte tra mercoledì 22 e e giovedì 23 febbraio scorso, nel Reparto di Rianimazione nel nosocomio regionale, dopo un accesso per una frattura al femore. In particolare, l'infezione - in base alla relazione del medico legale Luca Tajana al pm Francesco Pizzato - era stata "comunitaria", cioè già clinicamente manifesta o in incubazione al momento del ricovero. Nell'ambito del fascicolo aperto a carico di ignoti dopo la morte della donna, non si prospettano quindi al momento responsabilità penali per la sua morte. Irene Shankland era in vacanza con la famiglia in Valle d'Aosta ed era stata portata in ospedale dopo un incidente autonomo avvenuto sulle piste da sci di Champoluc. Proprio a causa dell'infezione, le sue condizioni si erano aggravate tanto da rendere necessario il trasferimento in rianimazione.

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