La Cassazione ordina un nuovo processo per i presunti dentisti abusivi

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Tornerà in secondo grado il processo che ruota attorno al Centro dentistico e odontoiatrico valdostano di Saint-Christophe della famiglia Gasparella sull’attività, tra il 2013 e il 2019. Mercoledì 13 settembre, la Corte di Cassazione ha infatti annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello di Torino la sentenza con cui, nel gennaio scorso, erano stati condannati per esercizio abusivo della professione odontoiatrica a 9 mesi di reclusione e 20mila euro di multa ciascuno Silvio Gasparella, 60 anni, in qualità di odontotecnico, e il figlio Mattia Gasparella, 39 anni, in qualità di igienista dentale, e a 7 mesi di reclusione e 15mila euro di multa ciascuno Gian Enrico Aguzzi, medico odontoiatra, 67 anni, della provincia di Monza Brianza, e Laura Padoin, 62 anni, in qualità di assistente alla poltrona. La pronuncia della Sesta sezione penale, presieduta dal magistrato Pierluigi Di Stefano, è arrivata dopo il ricorso degli imputati, difesi dagli avvocati Stefano Moniotto e Davide Rossi. In primo grado i 4 imputati erano stati assolti dal Giudice dell’udienza preliminare di Aosta con la formula più ampia: «Perché il fatto non sussiste». La Procura di Aosta contestava l'associazione a delinquere - per cui tutti però sono stati assolti in ogni grado di giudizio - finalizzata all'esercizio abusivo della professione odontoiatrica e il concorso nell'esercizio abusivo della professione odontoiatrica. La tesi dell’accusa era che il direttore sanitario Gian Enrico Aguzzi sottoscrivesse la documentazione relativa a prestazioni mediche di cui si assumeva la paternità, mentre a svolgerle, in realtà, erano i due Gasparella, che non ne avevano però i titoli. A Laura Padoin, invece, veniva contestato di aver operato a fianco dei familiari, pur sapendoli non abilitati.

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