Ottilia Magnanini, il borgo di Saint-Rhémy perde la sua custode e la memoria storica
Era la custode e la memoria storica del borgo di Saint-Rhémy, in cui il suo sorriso e la sua gentilezza erano il benvenuto per tutti. Si è spenta martedì 29 agosto scorso, all’età di 92 anni, una figura importante dell’Alta Valle del Gran San Bernardo: Ottilia Magnanini, vedova Farinet, persona molto conosciuta da chi frequentasse Saint-Rhémy e il valico del Gran San Bernardo. Sempre cordiale e accogliente con chiunque passasse per il borgo, che fosse un turista o un pellegrino, un italiano o uno straniero, la si incontrava lungo la via centrale, dove abitava, in chiesa o nell’adiacente piccolo cimitero, sempre indaffarata a fare qualcosa per abbellirli eppure disponibile a scambiare ogni volta una chiacchierata con chiunque. Il piccolo borgo non avrebbe potuto avere una persona rappresentativa migliore di lei: grazie alla sua eccezionale memoria rammentava tutto e tutti.
In molti la ricordano per il particolare cordiale rapporto che sapeva instaurare e mantenere nel tempo. Fra questi, le persone che visitano abitualmente il paese, gli accompagnatori dei ragazzi che, durante l’estate, frequentavano le case vacanze del borgo e della Cantina e tanti giovani Carabinieri che si sono avvicendati nella caserma di Saint-Rhémy - aperta nel periodo invernale fino al 1980 -, di cui lei ricordava puntualmente il nome, la provenienza e l’anno in cui erano rimasti in paese.
Per i giovani Carabinieri, tutti provenienti da fuori Valle e alcuni da molto lontano, che trascorrevano il lungo periodo invernale isolati in montagna, la presenza di Ottilia e della sua famiglia era molto importante e per alcuni di loro Ottilia era come una sorella maggiore. Alcuni accompagnatori e Carabinieri venivano in estate con le famiglie a salutarla e anche in questo ultimo periodo si sono interessati della sua salute.
Ottilia era molto conosciuta anche perché, durante il periodo di apertura del colle del Gran San Bernardo, dal 1957 al 1979 - fino a quando il marito Celestino Farinet, cantoniere del tratto più alto della strada statale 27, è andato in pensione - ha gestito il Bar Col Fenêtre in località Cantina, poco a valle del valico. Era apprezzata per la cortesia e la simpatia con la quale accoglieva i clienti di passaggio e quelli abituali che gradivano sempre scambiare qualche battuta con lei.
Ottilia Magnanini è stata una figura di rilievo anche per la parrocchia di Saint-Rhémy. Era conosciuta per il grande impegno, profuso fino a 3 anni fa, con il quale curava - o meglio, come ha ricordato il parroco don Claude Duverney durante le sue esequie, “coccolava” la bella chiesa - il cimitero e la cappella della Madonna della Neve, e ha contribuito in modo significativo al loro mantenimento, anche economicamente.
Dal 1980 Ottilia e suo marito Celestino, mancato nel 2011, trascorrevano i mesi invernali a Pietra Ligure, che considerava la sua seconda casa, dove pure si è fatta conoscere e apprezzare e dove ha lasciato un ricordo indelebile.
Anche se ora Ottilia non c’è più fisicamente, la sua presenza e il suo ricordo si ritrovano in ogni angolo del borgo di Saint-Rhémy, della “sua” chiesa e del piccolo cimitero e continueranno ad accompagnare tutti coloro che l’hanno conosciuta per moltissimo tempo ancora.