Henri Aymonod e Xavier Chevrier in Coppa del Mondo tra i grandi
Si avvicina alla conclusione il Défi Vertical, circuito di gare di sola salita che oggi, sabato 2, fa tappa a Valsavarenche per il “Vertical Grand Paradis”, penultima prova che servirà a delineare una situazione ancora incerta, visto che a 2 gare dalla conclusione al comando della classifica femminile è Stéphanie Béthaz con 185,08 punti, a precedere Giuseppina Marconato (174,15) e Maria Elena Mastrolia (157,58), mentre tra gli uomini la differenza è minina, con Joel Janin al comando con 147,38 e Andrea Gorret secondo con 145,66, terzo Clement Deanoz a 136,80.
Alle 9 la partenza da Pont per affrontare 3600 metri e 1.000 metri di dislivello. Tra gli iscritti figura anche l’irlandese Lisa Mc Cormack che era già venuta ad allenarsi nella Valsavarenche in estate, vincitrice nel 2019 ha vinto la Coppa del Mondo di corsa in montagna. L’arrivo è posto al Rifugio Vittorio Emanuele.
Henri Aymonod e Xavier Chevrier in Coppa del Mondo
Sono presenti proprio tutti - oggi e domani, sabato 2 e domenica 3, a Casto Valle di Sabbia nel bresciano per il Vertical e il “Trofeo Nasego” - i migliori specialisti mondiali: campioni del mondo, africani ed europei, vincitori della “Sierre-Zinal”, 6 dei primi 10 del ranking e 9 dei primi 15 e 10 donne su 11 della classifica di del circuito iridato. Henri Aymonod del Malonno corre oggi, sabato, il Vertical di 3.600 metri (1.000 di duslivello) e come Xavier Chevrier del Valli Bergamasche domani, domenica, sui 21 km del “Trofeo Nasego” validi per la Coppa del Mondo.
Al “Challenge” Stellina decimo Henri Aymonod
Domenica sotto il diluvio in Val di Susa con il percorso accorciato il “Challenge Stellina”, 35esima edizione della classicissima per squadre nazionali, ha visto Henri Aymonod protagonista nelle prime fasi e poi perdere terreno, chiudendo decimo a 1’56” in una gara con molti azzurri quotati come Lorenzo Cagnati 13esimo, Andrea Rostan 15esimo , Alex Baldaccini 16esimo e Matteo Eydalin 19esimo alle sue spalle e davanti solo Hannes Perkmann quarto a 1’15”, Luciano Rota a 1’22” quinto ed Andrea Elia ottavo. Da Susa a Chialamberto di Monpantero per 6 chilometri e mezzo e 800 metri di dislivello ha vinto il britannico Joe Steward in 34’33” sullo statunitense Christian Allen a 14”e il francese Sylvain Cachard a 30”. Molto bene anche Diego Yon del Pont Donnas 28esimo a 6’22”, quindi Silvio Balzaretti 40esimo, Francesco Mura 58esimo, Giancarlo Costa 65esimo, Silvio Enrico 66esimo e Paolo Turino 76esimo. Nel trofeo per nazioni l’Italia è finita quarta e quinta con le squadre A e B dietro a Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna.
Tra le donne la 7 volte campionessa mondiale austriaca Andrea Mayr e detentrice del record nell’unica sua presenza a Susa ha vinto in 40’17”con 28” sulla britannica Scott Audkin e 1 minuto sull’americana Anna Gibson. Axelle Vicari, al rientro dopo i problemi alla caviglia, ha chiuso a 11’27” 30esima (miglior italiana la bergamasca Vivien Bonzi 11esima). Meglio di lei ha fatto Elisa Arvat 27esima a 9’48”, poi Laura Savant Levra 32esima e Cinzia Romano 35esima. A squadre prima la Gran Bretagna su Francia e Italia.
A ?Zermatt Alex Dejanaz secondo tra i grandi del “Matterhorn Ultraks”
Grande impresa, sicuramente la gara più bella della stagione, per Alex Dejanaz del Team Craft che a Zermatt in Svizzera è stato sabato scorso secondo nella gara “Mountain” sui 32 km in un contesto internazionale di altissimo livello con 3.500 iscritti alle varie competizioni della 3 giorni ai piedi del Cervino nel prestigioso “Matterhorn Ultraks” giunto all’11esima edizione. Dopo una grande fatica Dejanaz, già vincitore a braccetto con il cugino Dennis Brunod al “Traverse” di Arnad, si è arreso solo allo svizzero Valentin Marchon, primo in 2h43’30”, con 15’56” sul campione della Valtournanche e 17’02” sullo svizzero Cedric Mariethoz.
Nella gara “Extreme” sui 25 km di venerdì 25, nonostante i problemi con la borsite che l’hanno costretta al forfait ai Mondiali di skyrunning in Montenegro, la gressonara Giuditta Turini si è piazzata ottava in 4h48’00” nella gara vinta 37 minuti e 32 secondi prima dalla russa Anastasia Rubtsova sulle svizzere Maria Christen e Karina Carsolio.