La conferenza su Julius Evola spacca Gressoney A Saint-Jean la risposta dell’Anpi e di Gad Lerner

La conferenza su Julius Evola spacca Gressoney A Saint-Jean la risposta dell’Anpi e di Gad Lerner
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«Un futuro in cui si pensa che il razzista Julius Evola sia stato uno dei maggiori pensatori italiani è un futuro nefasto per tutti». Con queste parole il giornalista Gad Lerner ha concluso l’incontro intitolato “La storia tra memoria e futuro”, che lo ha visto protagonista insieme allo storico Alberto Cavaglion a Gressoney-Saint-Jean. Una conferenza nata in risposta - e a pochi chilometri di distanza - da quella che si tiene oggi, sabato 2 settembre, alle 18, nella sala consiliare del Comune di Gressoney-La-Trinité, dal titolo “Filosofia e alpinismo a Gressoney: Julius Evola”. «Un incontro per discutere della relazione tra filosofia ed alpinismo, a partire da uno dei maggiori pensatori del Novecento italiano, Julius Evola, che proprio a Gressoney visse e coniugò entrambe le esperienze. - scrivono gli organizzatori della serata, a cui intervengono Angelo Parrella, laureato in Filosofia, Luca Siniscalco, professore di estetica, e Andrea Scarabelli, vice segretario della fondazione “Julius Evola”. - Evola si occupò di arte, filosofia, storia, politica, esoterismo, religione e costume, in una sintesi che rappresenta una mescolanza singolare di diverse scuole e tradizioni di pensiero. Alla sua morte, l'urna cineraria fu calata in un crepaccio del Lyskamm Orientale sul Monte Rosa». L’evento non è stato organizzato dal Comune di La-Trinité, che si è limitato a concedere l’uso della sala non essendoci motivi ostativi e che ha invece patrocinato - insieme al Comune di Gressoney-Saint-Jean - la conferenza di martedì organizzata dall’Anpi. Lo svolgimento a Gressoney-La-Trinité di un convegno dedicato a un filosofo ed esoterista antisemita e razzista, vicino al fascismo e punto di riferimento dell’estrema destra, ha però fatto andare su tutte le furie il presidente della Biblioteca di Gressoney Massimo Ferrari, che si è dimesso dall’incarico e ha segnalato il caso all’Anpi, che ha appunto organizzato la conferenza con Gad Lerner e Alberto Cavaglion.

«Siamo qui per esprimere una civile protesta. - ha detto Gad Lerner - Sono rimasto senza parole quando mi hanno mandato la locandina di una convocazione in una sede pubblica, in un Comune nella Repubblica Italiana, di un convegno su Julius Evola, nella quale costui viene presentato come uno dei maggiori pensatori del Novecento Italiano». «Julius Evola ha scritto molto sulla “negrizzazione” dell’America, diceva che era la corruzione della civiltà occidentale, che proseguiva dall’ebraismo al jazz che lui stesso chiamava “musica da negri”» ha ricordato Alberto Cavaglion.

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