Accompagnatore di media montagna, arrivano nuove polemiche per la legge
AssoGuide "esprime ferma contrarietà sulla legge regionale numero 18 del 2023 che istituisce la figura dell'accompagnatore di media montagna in Valle d'Aosta ledendo gli interessi ed i diritti delle guide escursionistiche naturalistiche".
E' quanto si legge in una nota firmata da Luca Berchicci, presidente AssoGuide, nella quale si aggiunge: "Si tratta, purtroppo, del solito pasticcio all'italiana partorito su pressione della del Collegio delle guide alpine e del presidente di una associazione locale, l'Agenva, che invece di tutelare i propri iscritti ne ha perorato la scomparsa come figura professionale.
Contrariamente a quanto sbandierato non crediamo che la legge sia ispirata dalla volontà di tutelare di tutela la professionalità di chi accompagna in montagna ma che si tratti di una operazione 'commerciale' per favorire gli interessi economici di alcuni ai danni di altri".
"Si istituzionalizza il ruolo di una associazione di tipo privatistico - prosegue Luca Berchicci - attribuendogli compiti e funzioni che non gli competono e preordinandola come destinataria dei finanziamenti di cui sopra. Lo dimostra il fatto che gli Accompagnatori di media montagna saranno iscritti nell'elenco speciale dell'Uvgam (il Collegio valdostano delle guide alpine), ma ne faranno parte e parteciperanno alle assemblee senza diritto di voto. Come dire: succubi e sottomessi. E soprattutto ricattabili".