La mostra dedicata a Maria Bonino è visitabile a Ayas fino al 31 agosto
E’ visitabile fino a giovedì prossimo, 31 agosto, nella Biblioteca comunale di Ayas, a Antagnod, la mostra «La sua Africa, Maria Bonino e la cooperazione a sud del Sahara» con ingresso libero dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18. L’iniziativa è organizzato dal Comune di Ayas e dalla Fondazione Maria Bonino per ricordare Maria Bonino a 18 anni dalla sua morte a Luanda, in Angola. Le fotografie - donate dall’amico Elvezio Pagani - sono state scattate durante i periodi di permanenza di quest’ultimo all’ospedale di Ikonda, in Tanzania, dove aveva lavorato anche Maria Bonino. Medico pediatra, Maria Bonino si era laureata con il massimo dei voti nel 1978 e nell’agosto del 1980 era partita per una vacanza di lavoro in Kenya, che si rivelò decisiva per la sua professione. Dal febbraio 1986 al luglio 1988 fu responsabile del reparto di Pediatria con annessa l’Unità di bambini malnutriti al Centre Hospitalier Régional di Tenkodogo in Burkina Faso. E dal novembre 1992 all’ottobre 1994 prestò servizio all’Ospedale regionale di Iringa, in Tanzania, come responsabile del reparto di Pediatria. Nel 2001 svolse un servizio di cooperazione ad Arua, in Uganda, e nel 2002 e 2003 lavorò come responsabile del reparto di Pediatria al St. Mary Hospital Lacor di Gulu, sempre in Uganda. A marzo 2003, partì per Uige, in Angola, dove lavorò nel reparto di Pediatria dell’Ospedale provinciale della città. Nel mese di ottobre dell’anno successivo Maria Bonino denunciò la comparsa di morti sospette per febbre emorragica ma non riceve risposta sugli accertamenti clinici che aveva fatto, e inviato, ai tecnici del Ministero della Sanità nella capitale Luanda. Quando nel febbraio del 2005 si verificò una recrudescenza di casi, tutti mortali, ne fu contagiata lei stessa. Il 20 marzo, dopo essere stata trasportata in aereo a Luanda, fu ricoverata in isolamento in una clinica della capitale dove morì il 24 marzo 2005. Le fotografie esposte sono di Elvezio Pagani e sono state scattate tra il 2006 e il 2011 nella regione di Iringa e Njombe, dove aveva vissuto e lavorato Maria Bonino.