Ovando Vallet, Gignod piange il sindaco allevatore Ha guidato la sua comunità per un quarto di secolo

Ovando Vallet, Gignod piange il sindaco allevatore Ha guidato la sua comunità per un quarto di secolo
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Sindaco di Gignod per 25 anni, primo presidente della Comunità montana Grand Combin e dell’Association Régionale Eléveurs Valdôtains, vicepresidente dell’Association Amis des Batailles de Reines: Gignod e l’intera Valle d’Aosta hanno perso un pezzo di storia domenica scorsa, 20 agosto, quando Ovando Vallet ha chiuso gli occhi per sempre nella microcomunità di Doues. Uomo con un carattere forte e tenace, ha segnato con il suo impegno la vita della comunità in cui ha sempre vissuto, come ha ricordato la sindaca Gabriella Farcoz durante i funerali celebrati martedì a Gignod.

Era nato il 13 maggio del 1928, unico figlio di papà Marcello e mamma Maria Giulietta Rosset. Una famiglia di contadini e allevatori con la stalla a Caravex e l’alpeggio a Buthier. Ovando ha sempre avuto la passione per l’agricoltura ed è stata il suo lavoro finché la salute glielo ha permesso. Per un periodo ha lavorato al sindacato Savt, poi l’impegno in politica, nell’Union Valdôtaine, e la sua elezione a sindaco di Gignod, incarico che ha ricoperto ininterrottamente dal 1965 al 1990. «Il suo è stato un servizio completamente gratuito per la comunità visto che all’epoca i sindaci non venivano retribuiti» ha ricordato Gabriella Farcoz. Tante sono le opere che sono state realizzate a Gignod grazie al suo impegno: a cominciare dall’area ricreativa - ora principale luogo di aggregazione della comunità - e dalle scuole materne fino all’idea di trasformare la casaforte di Caravex in un museo etnografico. Conoscitore del territorio come pochi, affrontò e risolse anche l’annoso problema della carenza idrica del paese acquisendo gli alpeggi del vallone d’Ars e facendo realizzare le fondamentali opere di captazione delle sorgenti idriche lì presenti. E’ stato il primo presidente della Comunità montana Grand Combin dal 1974 al 1985, quando gli uffici erano ancora in Municipio a Gignod, e promosse la costruzione della microcomunità di Variney e delle scuole medie.

Sposatosi nel 1952 con Lia Lusernaz, ha sempre avuto - fino a quando è rimasto vedovo nel 1997 - una ventina di capi bovini nella stalla di Caravex. Aveva infatti una grande passione per l’allevamento e per le battaglie, tanto da essere vicepresidente dell’Association Amis des Batailles de Reines all’inizio degli anni Ottanta, con presidente Agostino Mochettaz. Fu tra i firmatari dell’atto costitutivo dell’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains - il 13 dicembre 1978 e ne fu il primo presidente.

«Era un uomo che poteva sembrare duro ma che, sotto la corazza, era dotato di una personalità sensibile» ha detto sempre durante i funerali l’attuale sindaco Gabriella Farcoz.

Nel 2012 era stato ricoverato proprio nella micro di Variney che aveva fatto costruire da presidente della Comunità montana per accogliere gli anziani del comprensorio e dove fin da allora aveva espresso il desiderio di passare gli ultimi anni della sua vita. Il periodo del Covid, con i lunghi mesi senza poter vedere i suoi cari e con il trasferimento degli utenti della struttura, lo hanno portato poi alla microcomunità di Doues.

Lascia la figlia Anna con il marito Ivo Comé, la nipote Simona Comé con il marito Franco Millet e i due pronipoti Alan Laurent e Viola Letizia.

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