Si è spento il sorriso di Caterina Sirigu

Quando cresci in una famiglia numerosa con tanti fratelli il calcio diventa il tuo gioco da bambino, anche se sei una femmina. Così per Maria Caterina Sirigu, per tutti Cate, il pallone è diventato un amore praticato con costanza, già nel Canavese, dove abitava prima di trasferirsi in Valle d’Aosta.

Quando arrivò nella nostra regione, dopo anni di calcio e calcetto, trovò subito un posto nella formazione delle Violette. Era il 2003 e giocò tra C e B per dieci stagioni, sino alla fine dell’avventura della società. Il suo ruolo era il difensore o il centrocampista esterno, dove bisognava correre e lei era una che non mollava mai, non si tirava mai indietro nello sport come nella vita.

Energica e decisa, dinamica, schietta ma al tempo stesso sempre gentile e sorridente, gestiva con la sorella Orietta il negozio di alimentari e prodotti tipici “Il Buco” nella via centrale di Nus e anche lì i clienti ricordano il suo sorriso e la gentilezza. Una persona pratica ma dalla disponibilità straordinaria, di grande bontà e amante degli animali.

Appese le scarpette al chiodo, la passione l’aveva comunque chiamata ad aiutare l’amica Enrica Bancod ad allenare le squadre dei pulcini della Monte Cervino, così come aveva seguito la nuova avventura del calcio femminile di Saint-Vincent, con un suo possibile coinvolgimento nei quadri tecnici.

Sabato scorso, 12 agosto, nella chiesa di Chatillon tutte le violette erano a piangerla, insieme ai genitori Laura ed Ignazio, ai fratelli Antonio, Raffaele, Giuseppe e Andrea e alle sorelle Orietta e Daniela. Scomparsa a soli cinquantacinque anni - era nata l’8 marzo del 1968 - il giovedì precedente all’Ospedale regionale. Tanta la commozione, anche per la sua volontà di aiutare il canile con una donazione attraverso una raccolta fondi, un pensiero per ricordare ancora una volta il sorriso di Cate, violetta per sempre.