Montagnaterapia: i sorprendenti effetti delle passeggiate nei pazienti affetti da un principio di disturbi cognitivi
Si concluderà a ottobre la fase sperimentale dell’innovativo progetto di montagnaterapia ideato e gestito dalla Struttura Complessa di Geriatria dell’Ospedale “Beauregard” di Aosta. Grazie al sostegno del “Fondo per l'Alzheimer e le demenze” del Ministero della Salute, la Struttura sanitaria dell’Usl ha sperimentato una nuova attività riabilitativa rivolta a persone con iniziale deterioramento neuro-cognitivo, utilizzando come strumento principale l’attività motoria in montagna e il contatto con la natura.
Attraverso la combinazione di escursioni in piccoli gruppi, seguite con cura da educatori professionali e guide escursionistiche esperte, nonché incontri di rielaborazione e programmazione, questo progetto offre una via alternativa per rafforzare le abilità cognitive, motorie e relazionali dei partecipanti, una ventina di persone affette da iniziale deterioramento neuro-cognitivo, lanciando una nuova attività riabilitativa unica nel suo genere.
«La montagna si conferma un contesto e una risorsa importante per il benessere e la salute, in modo trasversale rispetto all’età, alle condizioni fisiche, cognitive e sociali. - sottolinea Guido Giardini, direttore sanitario dell’Usl - Il progetto, a cui va tutto il nostro appoggio, dimostra ancora una volta lo stretto collegamento tra l’attività motoria in ambiente montano e il benessere fisico, mentale e emotivo».
L’assessore Carlo Marzi sottolinea «l'importanza di approcci terapeutici innovativi che valorizzano il nostro territorio alpino offrendo a cittadini e pazienti un modo nuovo e proficuo di esplorarlo. La scienza ci dice che l’aria fresca, l'energia naturale e la bellezza panoramica delle montagne contribuiscono a ridurre lo stress, migliorare l'umore e stimolare la mente. Con questo approccio i nostri sentieri rappresentano una vera e propria rete di benessere».
I reparti di Geriatria e Psicologia e l'Ambulatorio di Medicina di Montagna hanno collaborato per creare un percorso attento e personalizzato per ciascun partecipante. «Ho sempre desiderato che la mia grande passione per la montagna diventasse anche qualcosa di utile, e da medico, attraverso questo progetto, ho potuto vederlo con i nostri pazienti. - dice Franz De La Pierre, responsabile di Geriatria all’ospedale di Aosta - Per queste persone affrontare sempre nuovi percorsi di passeggiata, consultare il bollettino meteo, adattarsi ai cambiamenti necessari è di fatto un ottimo esercizio che stimola l’aspetto cognitivo, rende più consapevoli e rallenta il declino. Passo dopo passo sui sentieri che non sono mai sempre uguali, tra gli alberi e gli orizzonti che cambiano, tra profumi dei pascoli e vento, anche le percezioni sensoriali si moltiplicano e “attivano” i sensi, porta di ogni esperienza».
Nel progetto, l’associazione Agenva, l'Associazione guide escursionistiche della Valle d'Aosta, ha scelto di condividere il proprio prezioso contributo a titolo gratuito.
La selezione dei partecipanti avviene all'interno del Centro Diagnosi e Cura delle Demenze ed è basata sulla motivazione personale e sulle caratteristiche cliniche, in modo da garantire un'esperienza significativa e benefica per ciascun individuo coinvolto.
La montagna è l'elemento naturale che ha accomunato tutte le persone che hanno avuto voglia di partecipare al progetto sperimentale di montagnaterapia.
Nel gruppo vi sono persone che nella loro vita hanno vissuto la montagna per lavoro o per piacere o che avrebbero voluto, ma non hanno avuto modo di farlo.
«I pilastri del progetto sono stati la costituzione di un gruppo e la scelta degli itinerari, tutto il resto lo hanno fatto i partecipanti con il loro entusiasmo, la voglia di provare, di stare insieme, di divertirsi, aiutarsi e vivere delle esperienze piacevoli. - spiega l’educatrice Erika Del Fino - Abbiamo notato quanto l’ambiente naturale delle nostre montagne, libero dalla performance e dalla competizione abbia spontaneamente incentivato le competenze dei partecipanti».