Pontey piange Piero Novello, cuoco storico dal cuore d’oro

Pontey piange Piero Novello, cuoco storico dal cuore d’oro
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C’erano tanti colleghi con la divisa da cuoco, i soci dell’Oftal e numerosi conoscenti e amici ad attendere per un ultimo saluto Piero Novello lunedì scorso, 7 agosto, a Pontey. Il feretro - giunto dalla microcomunità di Perloz, dove Piero era ricoverato da qualche tempo - ha sostato alcuni minuti davanti alla sua casa, dove lo attendeva il figlio Cornelio mentre la moglie Alexandra Dubinda lo aveva accompagnato in quell’ultimo viaggio. Un’emozione culminata quando i colleghi hanno deposto il loro cappello da cuoco sulla bara come estremo omaggio per uno dei primi associati dell’Unione Cuochi Valle d’Aosta.

Piero.Novello era nato ad Asti il 27 dicembre 1950 ed era un cuoco affermato e apprezzato. Negli anni aveva lavorato in diversi locali, alla Terrazza di Châtillon, al Napoléon di Montjovet ma anche a Torgnon, a Fénis e a Champoluc di Ayas. Ora era in pensione ma la passione per il suo mestiere non lo aveva mai abbandonato, tanto che continuava a dare una mano a chi aveva bisogno e alla moglie diceva sempre «Faccio ancora questo servizio e poi smetto». Si era sposato l’8 marzo del 2006 con Alexandra Dobinda e con il figlio Cornelio formavano una bellissima famiglia. Piero Novello era una persona molto riservata e con un cuore grandissimo, sempre pronto ad aiutare chi ne avesse bisogno. Accompagnava sempre il figlio Cornelio alla partenza dei viaggi per Lourdes. Aveva anche un grande amore per i gatti. «Era una persona buona, sempre sorridente, che amava profondamente il proprio lavoro. - commenta il presidente provinciale e segretario regionale dell’Unione Cuochi Valle d’Aosta Piero Billia - Era umile e benvoluto da tutti».

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