Il nuovo atto aziendale dell’Usl disegna il futuro della sanità in Valle d’Aosta

Il nuovo atto aziendale dell’Usl disegna il futuro della sanità in Valle d’Aosta
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Mercoledì 2 agosto la quinta Commissione "Servizi sociali" ha audito l'assessore alla Sanità Carlo Marzi, e il direttore generale dell'Azienda Usl Valle d'Aosta Massimo Uberti sulla proposta del nuovo atto aziendale.

L'atto aziendale, previsto dalla legge regionale numero 5 del 2000 in materia di organizzazione del Servizio socio-sanitario regionale, è adottato dal Direttore generale, dopo aver acquisito il parere delle organizzazioni sindacali e previa illustrazione alla Commissione consiliare. Dopodiché sarà approvato in via definitiva dalla Giunta regionale.

«La proposta di nuovo atto aziendale - riferisce il presidente della quinta Commissione Andrea Padovani - che sarà adottata dalla Giunta regionale nelle prossime settimane, fornisce un modello di sviluppo per la sanità valdostana fondato su 3 pilastri. Innanzitutto un grande ospedale a misura d'uomo per i cittadini, con facilitazione dei percorsi e personalizzazione delle cure, e per gli operatori con grandi opportunità professionali grazie a reti nazionali e internazionali, tecnologia, formazione e innovazione e nuove modalità relazionali orizzontali e verticali. Poi il territorio e la prevenzione, con un modello organizzativo innovativo e attento alle esigenze peculiari della nostra regione, che ha avuto l'apprezzamento del Consiglio permanente degli enti locali in riferimento ai servizi che coinvolgono direttamente Comuni e Unités. Terzo e ultimo punto la comunità, attraverso un finanziamento del Servizio sanitario regionale che sia adeguato ai bisogni di salute e puntando sulla capacità di fare sistema».

I consiglieri Mauro Baccega di Forza Italia e Paolo Sammaritani della Lega Vallée d’Aoste lamentano il fatto che «L’atto sia arrivato all'ultimo momento all'attenzione dei Commissari, senza avere la possibilità di un approfondimento preventivo. L'esposizione del dottor Uberti è stata piuttosto articolata e ha toccato numerosi temi, sui quali abbiamo cercato di dare il nostro contributo e ci auguriamo che le nostre proposte siano recepite nell'atto definitivo, in particolare per quanto riguarda l'area territoriale, che richiede la giusta attenzione, il 118, la chirurgia in generale, la struttura di psicologia. La proposta presentata può dare delle risposte, ma è sul campo che valuteremo l'azione. Quello che si scrive è positivo e condivisibile e può dare una svolta importante alla nostra sanità che, a differenza delle altre Regioni d'Italia, non ha problemi di risorse economiche ma deve puntare su di un modello attrattivo che valorizzi le risorse umane e sia attento al territorio. Valuteremo i risultati negli atti successivi».

La bozza dell'atto aziendale dell'Unità sanitaria locale della Valle d'Aosta prevede, inoltre, L'istituzione di una nuova struttura complessa - denominata Direzione delle professioni sanitarie (Dipsa) - fondata sul riconoscimento del valore strategico di tali professionalità, sulla sua rilevanza organizzativa, professionale ed anche numerica in ambito aziendale, riconoscendone altresì il ruolo trasversale a tutte le articolazioni organizzative dell'azienda. La nuova struttura è posta in staff alla direzione strategica ed è finalizzata alla gestione, programmazione e controllo delle professioni sanitarie di comparto oltre che a curarne sviluppo professionale ed organizzativo. Tra le sue funzioni: supportare la direzione strategica nella definizione degli obiettivi di budget per le professioni sanitarie, della valutazione del fabbisogno di risorse e della programmazione per tutti gli aspetti di competenza specifica; gestire direttamente e gerarchicamente tutto il personale delle professioni sanitarie; operare per il migliore utilizzo dei professionisti garantendo una corretta distribuzione delle risorse; curare il mantenimento e lo sviluppo di competenze professionali, della qualità dei processi assistenziali; sviluppare modelli organizzativi e gestionali innovativi; gestire l'accoglienza e l'inserimento dei neo assunti; valutare il personale direttamente assegnato.

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