Riapre il Sarriod de La Tour di Saint-Pierre Due giorni di visite guidate al «castello-labirinto»

Riapre il Sarriod de La Tour di Saint-Pierre Due giorni di visite guidate al «castello-labirinto»
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Dopo una lunga attesa, il Castello di Sarriod de La Tour torna a farsi ammirare, con un nuovo percorso di visita che permette di apprezzare gli interventi di restauro architettonico e di valorizzazione, in particolare l’originalissima “Sala delle Feste”. Oggi, sabato 5 agosto, e domani, domenica 6 (dalle 9 alle 19), sono previste visite accompagnate gratuite, mentre da lunedì 7 agosto il castello rimarrà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 (informazioni e prenotazioni su valledaostaheritage.com).

Nel “castello-labirinto” si incontrano i soggetti che caratterizzano il medioevo, mostri, demoni, creature ibride per metà uomini e per metà animali, come il cosiddetto “grillo” e le sirene che negli affreschi della cappella sono accanto a figure di santi.

Il restauro

Nel castello, chiuso da settembre 2020, sono stati effettuati molti rilievi, data la ricchezza di materiali e di particolarità storico-artistiche. Da maggio 2022 alla tarda primavera 2023, i lavori hanno compreso interventi di manutenzione, nella parte edile e nell’impiantistica, grazie anche a finanziamenti Interreg.

Un nuovo ascensore porta al primo piano del castello ed un montapersone collega la Salle des Remparts al percorso di visita, anch’esso rinnovato. La visita ora segue un anello, che vede anche il riallestimento della biglietteria: questo ha permesso pure di creare nuovi spazi culturali, nell’Espace grande cave e nell’ex biglietteria, che ora si trova dove prima terminava la visita.

All’esterno, i muri di cinta del castello, in pietra, sono stati restaurati, puliti e consolidati, comprese le merlature e le copertine.

La storia

La prima versione del castello risale alla prima metà del Duecento, quando era solo una torre isolata con una cinta difensiva, sulla cui esistenza sono state recuperate nuove testimonianze sia a sud, inglobate nelle murature attuali, sia a nord, al di sotto del locale biglietteria. A metà del XIII secolo è diventato una dimora aristocratica e con gli interventi voluti da Guglielmo Sarriod de La Tour ha acquisito maggiore raffinatezza. Risale a quest’epoca la costruzione della cappella con i suoi affreschi e il corpo di fabbrica, dove si vedono al primo piano una porta con architrave modanata e una finestra con dettagli affrescati. C’era probabilmente una grande sala di rappresentanza, come se ne trovano anche in altri castelli valdostani. Nei secoli successivi viene sopraelevata la torre maestra e spostato l’accesso al castello, anche per la creazione di nuove costruzioni, tra cui probabilmente la grande torre su archi a nord-est. Negli anni trenta del Quattrocento vengono effettuati altri grandi lavori, tra cui la Sala delle Feste, che presenta una originale decorazione del soffitto, con teste dalle espressioni beffarde. Via la grande aula duecentesca, vengono create aperture a chiglia rovesciata e completata la cerchia muraria. Nei secoli successivi sono completate le altre stanze del castello, ancora una volta rivisitato tra Seicento e Settecento.

I lavori sono stati finanziati dal progetto “Parcours des patrimoines, de passages en châteaux” per un totale di circa 900mila euro..

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