La Lega Valle d’Aosta propone una legge per valorizzare gli artisti locali
Mentre si parla di una normativa che riunisca criteri e contributi per gli artisti, il gruppo consiliare della Lega “mette le mani avanti” e propone una legge, a firma degli 11 consiglieri regionali, sulle “Disposizioni per la valorizzazione degli artisti in Valle d'Aosta”. Ne hanno illustrato i contenuti mercoledì scorso, 2 agosto, il primo firmatario Simone Perron, il già assessore all’Istruzione e Cultura Paolo Sammaritani e la segretaria regionale della Lega Vallée d'Aoste Marialice Boldi. «La Regione autonoma Valle d'Aosta - è scritto nella relazione che introduce la legge - per le sue piccole dimensioni geografiche e per la sua esigua popolazione, presenta sia fattori limitanti alla valorizzazione dei propri artisti, sia potenziali punti forti. Se un artista valdostano non può chiaramente attingere a grandi numeri e quindi rischia di vedere la sua attività ristretta ad un pubblico limitato, i nostri confini e le nostre caratteristiche possono altresì costituire una sorta di protezione e successiva proiezione competitiva verso altre realtà regionali o nazionali. Scopo della presente legge è quindi valorizzare questi elementi forti, favorendo l'emergere degli artisti valdostani ed incentivandone la crescita, quantitativa e qualitativa, al fine di incentivare la proiezione della loro attività verso realtà altre dai nostri confini». L’intento è, fra gli altri, anche formativo, come hanno evidenziato Marialice Boldi e Paolo Sammaritani, perché l’artista che non sa ancora muoversi fra la burocrazia sarà in qualche modo guidato dalle richieste della Consulta, un gruppo di 5 persone nominate dalla Giunta, che vigilerà sull’applicazione della legge che, ha spiegato Simone Perron, «Compendia la legislazione attualmente in vigore senza modificare né intaccare impianti normativi esistenti, andando a coprire settori ad ora non normati e da un'angolatura differente, la persona fisica, che attualmente non rientra nel quadro legislativo legato all'arte e all'offerta culturale». La differenza rispetto alle altre iniziative già in atto è che all’Albo degli artisti si potranno iscrivere persone fisiche che pratichino qualunque forma artistica, dal musicista allo scrittore, per accedere a spazi regionali, contributi per formazioni, performance o trasferte e altro che, ha precisato Simone Perron, che ha un passato di musicista, «Sarà definito negli emendamenti e nei regolamenti attuativi, siamo aperti ad ogni proposta».