Xavier Chevrier splendido terzo in Coppa del Mondo al Nid d’Aigle tra i super keniani sabato a Saint-Gervais
Xavier Chevrier sul Monte Bianco da Saint-Gervais (Le Fayet) al Nid d’Aigle, settima tappa di Coppa del Mondo, sabato scorso, 22 luglio, è stato splendido protagonista, finendo terzo in una gara durissima alle spalle dei 2 imprendibili keniani, dominatori di tutte le gare, Patrick Kipngeno vincitore in 1h46’44” (e capace nel 2022 di strappare il record a Chevrier del 2021)I e Philemon Ombogo Kiriago a 2’03” e permettendosi il lusso di andare a raggiungere il terzo keniano Timothy Kimutai Kirui, terzo a metà gara davanti all’atleta del Valli Bergamasche, e di staccarlo di 4 minuti e mezzo. Kimutai Kirui è poi stato ottavo con tra gli azzurri sesto Alex Baldaccini a 8’36” e nono il re di Fénis e del “Tsaplana” Andrea Rostan a 9’15. Chevrier ha “pagato” 4’27” davanti a grandi campioni come il norvegese Stian Agermund quarto dopo un bel duello e contenendo la rimonta del francese Theodor Klein. La gara della Montée au Nid d’Aigle, alla 36esima edizione, di 19 chilometri e mezzo con 2.000 metri di dislivello parte da Le Fayet e raggiunge Bellevue (non i 2.394 del Nid, come di solito, ma poco sotto) transitando dal Col Tricot. Il Kenia ha fatto doppietta anche tra le donne con Joyce Nieru e Philaroies Kisang, terza la finlandese Susanna Saapunki, sesta Camilla Magliano e un11esima la regina di Saint-Marcel e Gimillian Maddalena Somà.
A Lorenzo Brunier e Federica Barailler i 5000 di Saint-Christophe
Nella serata di venerdì scorso Lorenzo Brunier, giovane di Fénis del Parco Alpi Apuane in continua crescita, nei 5000 in pista validi per il campionato di martse a pià di Saint-Christophe è riuscito a fare meglio anche del compagno Omar Bouamer e di René Cuneaz, maratoneta del Cus Pro Patria Milano, mentre tra le donne Catherine Bertone, inserita nella serie dei migliori maschi alla ricerca del tempo di spessore, è stata superata da Federica Barailler della Cogne. Brunier ha corso nel 29esimo meeting del “Memorial Valérie Trione” in 14’43”1, Bouamer in 14’49”4 e Cuneaz poco lontano davanti al promettente Loic Proment della Sant’Orso con quinto Gabriele Beltrami, marito della Bertone, e poi Mikael Mongiovetto, Matteo Pezzana, Michele Bugni, Davide Sapinet e Salvatore Galvano. Federica Barailler ha vinto in 18’51”5 davanti appunto a Catherine Bertone con 19’03”1 e all’elegante moldava di Saint-Pierre Rodica Soirici, seguita da Roberta Cuneaz e Valentina Nasso. Nei 3000 Allievi primo Alessandro Cena, nei 2000 Cadetti si sono imposti Sara D’Aprile e Marco Magistro, nei 1000 Ragazzi hanno vinto Laura Faustini e Armin Blanc in 3’08”5, nei 600 degli Esordienti primi Gaia Pieiller e Luca Sandi, nei 500 Esordienti 8 affermazioni di Sigrid Blanc e Thibaud Mosso e negli Esordienti 5 del figlio d’arte Noah Mongiovetto.
Anche Verres avrà il suo vertical salendo a Saint-Gilles
Verres ha momentaneamente passato la mano per la rotazione con Challand- Saint-Victor quest’anno e Montjovet nel 2024 per il “Castle’s Trail” ma si rifarà con un vertical che porterà in vetta alla Croix de Saint-Gilles, tradizionale salita finale del trail verreziese. E’ questa la grande novità delle gare di corsa in Valle d’Aosta su iniziativa del Comune. La gara si chiamerà “Vertical 3 K Défi du Drapeau” e si correrà nel tardo pomeriggio (alle 17 il via) di sabato 26 agosto con partenza da Torille e arrivo dopo 2,5 km e 550 metri di dislivello alla “Punta Bandiera” come viene definita da sempre Saint-Gilles a quota 940. Si gareggerà a cronometro con un massimo di 200 iscritti e chiusura delle iscrizioni giovedì 24 agosto.
Federica Barailler prima a Zubiena, Simone Dalle a Carema, Chiara Giovandoa Tavagnasco, con secondo Dennis Brunod
Dopo il successo di Saint- Christophe, Federica Barailler ha vinto domenica il “Giro dei tre guadi” a Zubiena, 7,5 km con 147 protagonisti per il campionato canavesano. La Barailler si è presa la rivincita del “Gir dai Trifuler” battendo Luisa Rocchia per 26 secondi, 31’37 per l’atleta di La Thuile e 32’03” per la favriese. Simone Dalle del Pont-Saint- Martin si è invece imposto nella serata di venerdì 21 nel Vertical da Carema a Maletto con Manuel Bosini della Monterosa incappato in un errore di percorso con la vittoria a portata di mano.
Di ottimo livello è stata la gara di domenica a Tavagnasco dal paese a Santa Maria Maddalena ai Piani. E’ questa la più vecchia corsa in montagna con i suoi 73 anni, 2 volte campionato italiano, 4.100 metri e 1.050 di dislivello. Il cuneese Marco Moletto dell’Atletica Saluzzo ha sfiorato con 38’06” di 30 secondi lo storico record di Piergiorgio Chiampo del 1982, con secondo Dennis Brunod a 2’54” e terzo Gianluca Ghiano, già vincitore del “Castle’s Trail” a Verrès, a 3’03”, settimo Simone Girodo a 5’17”. Tra le donne ha bissato il successo dello scorso anno l’azzurra Chiara Giovando, canavesana di Ozegna della Monterosa in 47’06” con 3’31” su Elisa Arvat, quinta Laura Savant Levra a 7’50”.
“Court Trail” a Hone con Manuel Bosini protagonista
Le non competitive ad Hone portano bene al comandante dei Vigili del Fuoco volontari di Arnad Manuel Bosini della Monterosa Fogu. L’anno scorso aveva primeggiato da Hone a Biel e sabato scorso si è ripetuto a Courtil nel “Court Trail” con incollato il giovane arbitro di calcio e tsan di Challand-Saint-Victor Jean Xavier Villanese e terzo tra i 20 protagonisti Fabio Chanoux, con migliore tra le donne Anna Borghini.