Esenzioni e rimborsi a favore delle pazienti con endometriosi
La Giunta regionale ha approvato lunedì scorso, 24 luglio, nuovi interventi a sostegno delle pazienti affette dalla patologia dell’endometriosi e i criteri per l’erogazione di rimborsi, agli assistiti residenti, per le spese sostenute in strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e convenzionate fuori dal territorio regionale. «Come da impegni approvati in Consiglio Valle e concordati con il gruppo della Lega, abbiamo ritenuto importante incrementare gli interventi a favore delle pazienti residenti in Valle d’Aosta affette da endometriosi, una patologia cronica e invalidante che colpisce un rilevante numero di donne. - spiega l’assessore alla Sanità Carlo Marzi - Abbiamo previsto aiuti per coloro che devono affrontare spese per recarsi fuori valle per ricevere cure non erogate sul territorio regionale, prevedendo in alcuni casi che oltre al paziente il rimborso possa essere esteso anche al familiare che presta l’assistenza».
«La delibera - evidenza il capogruppo della Lega Andrea Manfrin - recepisce due proposte di legge presentate dal nostro gruppo, con l’obiettivo di sostenere le donne affette da endometriosi, introducendo per primi in Italia una esenzione totale per l’acquisto di farmaci per tutti gli stadi della malattia, oltreché un supporto psicologico e dall’altra di supportare quei valdostani e le loro famiglie, che sono costretti a recarsi fuori Valle».
La deliberazione prevede la prescrizione in esenzione dei medicinali già erogati a livello nazionale alle pazienti residenti in Valle d’Aosta portatrici di endometriosi anche negli stati clinici di I e II grado. Inoltre, indipendentemente dal grado, contempla anche l’esenzione di terapie di comprovata efficacia ma attualmente non rimborsate a livello nazionale, oltre ad un supporto psicologico senza compartecipazione alla spesa per la fruizione di due cicli di colloqui psicologici clinici. Vengono inoltre fissati i criteri per i rimborsi.
Possono accedere al rimborso le persone con Isee in corso di validità non superiore a 35mila euro.