Il presidente del Cervim Stefano Celi a Enovitis Extreme “In montagna ore di lavoro 6 volte superiori alla pianura”
«Innovazione e tecnologie sono fondamentali per il futuro della viticoltura eroica, per contenere i costi di produzione, mediamente maggiori nelle aree estreme, e per dare una mano al lavoro dei viticoltori, anche nell’ottica dei cambiamenti climatici in atto». Lo ha sottolineato Stefano Celi, presidente del Cervim, intervenendo giovedì 13 luglio scorso alla seconda edizione dell’evento Enovitis Extreme, manifestazione di Unione Italiana Vini dedicata ai vigneti di montagna in pendenza e delle piccole isole con 83 aziende espositrici che si è svolta nei vigneti alpini della Cantina Valle Isarco, in provincia di Bolzano, e ha fornito un approfondimento specifico sull’utilizzo di macchine operatrici e attrezzature destinate all’impiego in condizioni orografiche impervie, con forti pendenze e ristretti spazi di manovra.
«Il rapporto di ore di lavoro fra un vigneto convenzionale in pianura ed un vigneto di alta montagna è di 1 a 6. - spiega Stefano Celi - Per cui essere partner ed aver partecipato ad Enovitis Extreme ci ha permesso di confrontarsi nel migliore dei modi con i produttori di queste tecnologie e anche con chi questa innovazione è poi chiamato ad utilizzarla nel vigneto. Fare sistema fra i protagonisti della filiera significa tenere alta l’attenzione sulla viticoltura eroica».